Si chiama “La bella destata” il docufilm in quattro puntate di mezz’ora l’una attraverso cui si intende valorizzare l’Abruzzo come regione del benessere, disvelando al grande pubblico, nel contempo, i tesori più nascosti di questa regione, dai borghi medievali ai castelli, dai paesi lacustri ai paesaggi collinari. Maria Grazia Cucinotta sarà la voce narrante di questo documentario che racconterà l’Abruzzo tra fiaba e storia, tra arte e leggenda, portando sulle grandi piattaforme over the top una terra ricca di fascino. La regia sarà affidata a Stefano Sarcinelli che vestirà anche i panni dell’interprete accanto al personaggio televisivo Adriana Volpe.
Si tratta di un progetto della Regione Abruzzo che rientra tra le iniziative proposte dal programma “Abruzzo regione del benessere” di cui l’Agenzia per la tutela dell’ambiente (Arta) è soggetto attuatore, e che si propone, oltre alla valorizzazione del territorio, anche il fine di contribuire al raggiungimento di tre obiettivi prioritari: aumentare il livello di consapevolezza sugli scenari di cambiamento climatico e sulle relative conseguenze, educare in merito all’adozione di stili di vita più sani e sostenibili e promuovere l’adozione di comportamenti virtuosi, anche a livello di comunità.
Il progetto, che allo stato è in lavorazione e che sarà distribuito in primavera, è stato presentato a Popoli, città delle acque, uno dei quattro paesi che faranno da suggestiva location all’intera produzione, oltre a Scanno, Gessopalena e Campli.
“Nell’ambito della grande progettualità regionale ‘Abruzzo regione del Benessere’ – ha detto il direttore di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – puntiamo a una sempre maggiore promozione e valorizzazione delle nostre bellezze ambientali, culturali, artistiche ma anche ad esportare fuori dai confini regionali la conoscenza dei nostri prodotti tipici, che sono alla base di una sana alimentazione, e degli scenari incontaminati di un Abruzzo ricco di fascino e di bellezza”.
Il docufilm sarà diffuso dalle maggiori piattaforme over the top, come ad esempio Apple TV, già nella prossima primavera, ma non è escluso l’approdo sui canali televisivi generalisti.