Conclusa la Autumn school AssoArpa

Lunedì 27 e martedì 28 novembre si è tenuta a Milano la Autumn school AssoArpa, che ha registrato una folta partecipazione di dirigenti, tecnici e funzionari delle Agenzie ambientali di tutta Italia.

Temi centrali delle due giornate:

  • il ruolo del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente nelle situazioni di emergenza per eventi naturali o di origine antropica;
  • la gestione del personale e dei contratti pubblici;
  • l’attuazione della legge 13/2016 che ha istituito il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.

AssoArpa nel corso del 2017 ha promosso varie iniziative formative, che hanno complessivamente interessato più di 500 partecipanti, come ha evidenziato Alessandro Sanna (direttore generale di Arpa Sardegna), contribuendo in maniera importante a perseguire l’obiettivo di “fare rete”.

Aprendo la prima giornata di lavori, il direttore generale di Arpa Lombardia, Michele Camisasca, ha ricordato che le emergenze ambientali costituiscono un importante impegno quotidiano per le Agenzie ambientali, e possono anche essere l’occasione per sperimentare tecnologie innovative come i droni, recentemente acquisiti dall’Agenzia lombarda, ospite dell’iniziativa.

Si sono quindi succedute le tre sessioni dedicate a:

  • emergenze ambientali e situazioni di inquinamento diffuso: sono state approfondite la gestione dell’inquinamento diffuso del suolo e delle acque sotterranee nell’ambito dei Siti di interesse nazionale (SIN) – su cui il ministero dell’Ambiente sta predisponendo delle linee guida –, l’esperienza del Veneto sugli inquinanti emergenti, con il caso Pfas, e quella dell’Emilia Romagna
  • emergenze antropiche e impatti sulla salute: sono stati presentati diversi casi di studio e di concreta azione da parte delle Agenzie, molti dei quali hanno avuto una vasta eco sui media nazionali: caso Val d’Agri, in Basilicata per il Cova Eni, in Puglia per le centrali termoelettriche, in Lazio per l’incendio dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Pomezia, in Lombardia per l’incendio in una raffineria Eni e in Toscana, per una serie di incendi in impianti di gestione dei rifiuti
  • la comunicazione nelle emergenze: hanno portato il loro punto di vista due giornalisti, che hanno evidenziato la necessità di prepararsi in tempo di “pace” a gestire l’informazione in emergenza, presentando le esperienze in questo campo, ad esempio, della protezione civile.

La seconda giornata, che si è svolta nella splendida location del trentanovesimo piano del palazzo Lombardia, con una vista a 360° sulla città, è iniziata con l’attività in parallelo: da una parte, in gruppi di lavoro sugli aspetti tecnici degli interventi delle Agenzie sulle emergenze e sulle modalità di comunicazione nelle medesime situazioni, e dall’altra, in una sessione dedicata alla gestione del personale e dei contratti pubblici.

 

 

 

 

L’iniziativa si è poi conclusa in seduta plenaria con gli interventi finali.

Luca Marchesi, presidente di AssoArpa, si è soprattutto soffermato sull’attuazione della legge 132/16, che ha istituito il Snpa, ricordando la situazione per quanto riguarda i provvedimenti attuativi previsti dalla legge 132/16 ancora al palo e quelli in corso (regolamento ispettori ambientali), incontrando grandi difficoltà. Marchesi ha anche ricordato come il Consiglio nazionale Snpa si sia dato un’organizzazione operativa, che riflette le materie su cui il Sistema dovrà lavorare nelle prossime settimane e mesi.

Edmondo Iannicelli, direttore generale Arpa Basilicata, recentemente chiamato a coordinare il tavolo istruttorio del Consiglio Snpa sui Lepta (livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali) ha fortemente auspicato che in tempi brevi il Sistema possa condividere una proposta unitaria, da presentare al livello istituzionale, sottolineando come l’adozione formale dei Lepta costituisca un aspetto fondamentale per la realizzazione della riforma delle Agenzie ambientali.

Ha quindi chiuso i lavori l’intervento di Alessandro Bratti, che dal 14 dicembre entrerà in carica come direttore generale di Ispra. Bratti ha ricordato di aver lavorato fin dal 2006 per la riforma delle agenzie ambientali, arrivata a compimento con la legge 132/16 che istituisce il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente. L’effettiva attuazione di questa riforma comporta un percorso affatto banale, che richiede l’impegno forte di tutti. Bratti ha infatti sottolineato come tutte le componenti del Sistema, Ispra – individuata dalla legge come perno organizzativo del Sistema –, AssoArpa, le singole Agenzie regionali e delle Province autonome, devono essere brave a fare squadra per costruire davvero il Snpa. Il Snpa deve quindi essere capace di rispondere alla domanda che ci viene dalle varie componenti sociali e politiche di:

  • affidabilità e omogeneità dei controlli ambientali in tutto il Paese
  • di informazione sui dati ambientali, sottolineando come si tratti di quelli ufficiali (come prevede la legge 132/16)
  • di credibilità e autonomia del Sistema stesso.

Nei prossimi giorni saranno resi disponibili nel sito di AssoArpa tutti i materiali relativi alle due giornate (presentazioni, registrazioni video degli interventi, gallery fotografica).

2 pensieri su “Conclusa la Autumn school AssoArpa

  1. La mia impressione è che i vari ispra, spna e arpa/appa, pur nel loro impegno di coordinamento, non riescono a dipanare il delicato rapporto ambiente e salute con i relativi dati epidemiologici ambientali, vera giustificazione e motore di un sistema ambientale di servizio e trasparente.

    R.T.

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