Il 27 e 28 novembre a Milano sì è tenuta l’Autumn school AssoArpa, in cui si è discusso di emergenze ambientali di origine antropica, inquinamento diffuso, comunicazione nelle emergenze, gestione del personale, prospettive dei contratti del settore, il personale delle Arpa con funzione di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, la disciplina dei contratti di servizi e forniture.
Sul sito dell’Associazione sono disponibili tutti i materiali relativi a questo importante appuntamento formativo e di approfondimento:
La visione del video della scuola AssoARPA dello scorso 27 novembre, a Milano, per quanto riguarda la presentazione della dott.ssa Auletta dal titolo “Emergenze ambientali e studi di impatto sanitario in Basilicata nella Val d’Agri”, conferma quanto già poteva emergere dalla visione delle diapositive: ovvero che la scelta di inserire gli studi inerenti la Valutazione di Impatto Sanitario, di cui sono co-autore, risulta inadeguata nei modi e nei contenuti, e offensiva per chi ha realizzato gli studi.
Inadeguata nei modi, perché non si può comprimere un tema così complesso e delicato nei due minuti residui; inadeguata nei contenuti, perché in una scuola bisognerebbe presentare materiali aggiornati, preparati con accuratezza, e saperli leggere in modo non superficiale. Offensivo nel fatto di non essersi confrontati, nella opportunità di presentare gli studi come caso di scuola, con nessuno degli autori degli studi, nati e sviluppati entro una commissione VIS di cui ARPAB era parte effettiva, per verificare la comprensione delle questioni da rappresentare.
La sbrigativa modalità scelta, l’incuria nella selezione e presentazione dei materiali, ha ridotto la vicenda presentata a episodica diatriba fra un gruppo di “professori” e l’azienda. Nessun elemento è stato approfondito, la questione sembra liquidata a battibecco di cronaca locale, gli studi sarebbero stati addirittura demoliti da una lista di obiezioni. Davvero deprimente, il contributo di ARPAB.
Marco Cervino, gruppo di lavoro VIS Val d’Agri, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR.
La mia relazione ha riguardato profili tecnico-ambientali e solo per completezza ha rappresentato i risultati della “Valutazione di impatto sanitario nei comuni di Viggiano e Grumento Nova in Val d’Agri ” e in sintesi le Osservazioni dell’eni.
Tra l’altro non poteva essere altrimenti atteso che la scrivente non ha competenze in materia epidemiologica.
Altresì ho riferito la circostanza che la regione Basilicata ha rimesso all’Istituto Superiore di Sanità la VIS per gli approfondimenti e le eventuali ulteriori azioni in campo sanitario e ambientale.