Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Festival CinemAmbiente – Museo Nazionale del Cinema organizzano e promuovono l’iniziativa“CinemAmbiente a casa tua”, rassegna online che mette a disposizione di tutti, per le prossime settimane, una selezione di film a tematica green.
A partire da venerdì 3 aprile, ogni tre giorni sarà proposto un nuovo titolo visibile gratuitamente sul sito di CinemAmbiente (http://www.cinemambiente.it/acasatua/), scelto tra i lunghi e mediometraggi che hanno riscosso particolare successo nelle ultime edizioni del Festival o che hanno approfondito i temi oggi più che mai, anche per effetto della pandemia, al centro del dibattito ecologista: i cambiamenti climatici, l’antropizzazione, la tutela degli habitat di specie, l’ecosostenibilità, i nuovi, possibili modelli di sviluppo.
La diffusione in streaming dei film sarà accompagnata da videomessaggi dei registi o da videointerventi di esperti, che offriranno spunto per ulteriori approfondimenti.
Il Festival CinemAmbiente, patrocinato da Snpa, nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale.
A causa dell’attuale emergenza coronavirus la prossima edizione di Cinemambiente, che avrebbe dovuto tenersi dal 29 maggio al 3 giugno, è spostata in data da definirsi.
3-5 aprile | L’elemento umano (The Human Element) di Matthew Testa (USA 2018, 80′) Il film segue il fotografo James Balog, tra le principali voci dell’ambientalismo mondiale, mentre documenta alcuni fenomeni emblematici dei crescenti cambiamenti climatici. | ||
6-8 aprile | La bugia verde (The Green Lie) di Werner Boote (Germania 2018, 97’) Quanto influiscono le nostre decisioni d’acquisto sullo sviluppo dell’economia sostenibile? I “prodotti verdi” industriali sono da considerarsi tali o non costituiscono piuttosto una mera strategia di vendita? | ||
9-11 aprile | Dusk Chorus – Basato su frammenti di estinzioni di Nika Saravanja e Alessandro d’Emilia (Italia 2016, 60’) Un viaggio sonoro nella foresta amazzonica dell’Ecuador. Un’esperienza sensoriale, scientifica e poetica al tempo stesso. | ||
12-14 aprile | Oceani, il mistero della plastica scomparsa (Océans, le Mystère plastique) di Vincent Perazio (Francia 2016, 53′) Solo l’1% della plastica che fluttua negli oceani raggiunge le coste o rimane intrappolata nei ghiacci artici. Del restante 99%, stimato intorno a centinaia di migliaia di tonnellate, si sa ancora troppo poco. | ||
15-17 aprile | Ultima chiamata (Last Call) di Enrico Cerasuolo (Italia 2013, 90’) A quarant’anni di distanza dal rapporto sui limiti dello sviluppo del Club di Roma, si cerca di capire se abbiamo effettivamente ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un’ultima chiamata. | ||
18-20 aprile | Il sorriso del gatto di Mario Brenta, Karine de Villers (Italia 2018, 60′) Uno sguardo sulla realtà così come appare oggi nella strade e nelle città in quanto immagine della crisi e del declino della società occidentale nell’era della globalizzazione. | ||
21-23 aprile | Ladri di tempo. (Time Thieves. Your Time is their Business) di Cosima Dannoritzer (Spagna, Francia 2018, 52′) Lasciate da parte per un momento l’acqua, il petrolio, i metalli delle terre rare. C’è una nuova fonte naturale bramata da tutti: il tempo. | ||
24-26 aprile | L’ultimo maiale (The Last Pig) di Allison Argo (USA 2017, 54′) La regista Allison Argo accompagna un allevatore di maiali durante il suo ultimo anno di macellazione di suini. |