Il presidente dell’Ispra e del Snpa, Stefano Laporta, in rappresentanza dell’Italia, è intervenuto alla 31ma sessione plenaria dell’Epa Network, a Edimburgo alla presenza dei direttori generali e presidenti delle Agenzie per l’ambiente dei paesi europei ed altri delegati.
“Nonostante l’enorme sforzo e il ruolo giocato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, solo poche agenzie nazionali, tra cui quella italiana, sembrano essere consapevoli dell’urgenza di sviluppare una politica e una posizione comune in questo particolare momento in cui il Programma Copernicus sta definendo le priorità per i servizi agli utenti. Invito l’EPA Network e le agenzie ambientali a riflettere sull’opportunità di sviluppare, in tempi brevi, un’azione coordinata sul tema, che abbia come obiettivi prioritari le necessità e i bisogni della comunità e dello sviluppo e della tutela dell’ambiente.” Così il presidente dell’Ispra Stefano Laporta, in rappresentanza dell’Italia, durante il suo intervento alla 31ma sessione plenaria dell’Epa Network, a Edimburgo alla presenza dei direttori generali e presidenti delle Agenzie per l’ambiente dei paesi europei ed altri delegati.
In apertura del meeting, il rappresentante della Commissione europea, Thomas Verheye, aggiornando i delegati sulle politiche ambientali dell’Unione, ha sottolineato come il World Economic Forum abbia ufficialmente riconosciuto che dei 10 grandi rischi per l’economia globale, 9 siano legati al capitale naturale. Lo stesso direttore esecutivo dell’Agenzia europea dell’ambiente ha ribadito l’importanza di rinforzare le attività europee nel settore del valore del capitale naturale e della contabilità ambientale, e del ruolo di Copernicus.
Durante la precedente sessione plenaria, era stata accolta la proposta italiana di discutere le modalità per armonizzare i controlli ambientali nell’Unione.