Dal 1° marzo 2022 è operativa la nuova struttura tematica Ambiente, prevenzione e salute di Arpae Emilia-Romagna. All’interno dell’Agenzia, è la terza struttura tematica (dopo IdroMeteoClima e Daphne dedicata al mare) e nasce per presidiare un tema di sempre maggiore rilevanza, nell’ottica della Planetary Health, tra innovazione e tradizione.
La struttura si sviluppa dalla logica evoluzione dell’omonimo centro tematico, creato a sua volta nel 2018 dalla fusione del centro tematico di epidemiologia ambientale con quello di tossicologia ambientale. Se si dovesse scegliere una parola che contrassegni il cammino che ha portato alla nuova struttura e ne identifichi il significato questa sarebbe “integrazione”: integrazione di conoscenze, competenze, metodologie, approcci e visione.
“È stato un cammino esplorativo – sottolinea il direttore generale di Arpae, Giuseppe Bortone – nato dalla consapevolezza della complessità dell’interazione ambiente-salute, un binomio spesso frettolosamente liquidato in passato in una declinazione semplicistica di un approccio epidemiologico all’impatto dell’ambiente”.
“L’epidemiologia del terzo millennio, tuttavia, è diventata di per sé una scienza complessa che ha sviluppato il concetto di esposoma e si nutre di big data- sottolinea la responsabile della struttura, Annamaria Colacci-. L’esito sanitario in una popolazione esposta non è più solo il risultato finale di uno studio, ma il punto di partenza di approfondimenti che rispondano alle domande chiave non solo del dove e del perché, ma anche del come. E il come si arrivi a un esito avverso può essere spiegato solo dall’identificazione del profilo tossicologico dell’agente o degli agenti che possono determinare un danno e dalla comprensione dei meccanismi che consentano a questi agenti di oltrepassare le difese dell’organismo vivente”.
Il ruolo della nuova struttura
Parlare di organismo vivente e non di uomo è un po’ la chiave di volta per capire anche il significato della nuova struttura e per attribuirle il giusto posizionamento all’interno di un’Agenzia ambientale.
I primi 20 anni del nuovo millennio hanno visto un’accelerazione in tutti i contesti della scienza e della tecnologia. La bioinformatica e la biologia computerizzata hanno profondamente modificato l’approccio concettuale e tecnico allo studio delle interazioni uomo-ambiente. La possibilità di esplorare le interazioni tra agenti esogeni e molecole endogene, quasi sempre in competizione per gli stessi bersagli molecolari, e le capacità analitiche sia nella caratterizzazione delle miscele ambientali che delle reti geniche, nonché la possibilità di analizzarne le decine di migliaia di interazioni, hanno rafforzato la consapevolezza che i meccanismi evolutivamente ben conservati operano nello stesso modo in tutte le specie viventi e hanno acceso un riflettore sul possibile uso dell’ecotossicologia come parte integrante dello studio dell’interazione fra ambiente e salute umana.
I concetti di One Health e di Eco Health abbracciano la complessità ipotizzata e dimostrata grazie alle nuove tecnologie e resa evidente in tutta la sua cruda realtà dalla recente pandemia.
Quest’ultima ha obbligato a rivedere e rafforzare il concetto di prevenzione, per includere le possibili interazioni fra agenti di diversa natura, fisici, chimici e biologici. La nuova struttura tematica ha raccolto la sfida culturale e scientifica che anima questo periodo, per fungere da punto di raccordo e coordinamento interno ad Arpae per le tante competenze che sorreggono la scienza dell’esposizione e permettono di orientare lo studio dell’interazione ambiente-salute, di declinarne i risultati in termini di prevenzione e per proiettarsi verso il futuro in un cammino comune con le tante strutture nazionali – in primis il Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (Snpa) e il futuro Sistema nazionale di prevenzione salute, ambiente e clima (Snps) – e internazionali, con cui si sono formati e sono cresciuti in questi anni rapporti di stretta e proficua collaborazione. La struttura, inoltre, darà il suo contributo all’attuazione del Piano operativo del Piano nazionale complementare del Pnrr “Ambiente Clima Salute Biodiversità” e al disegno di riforma collegato con l’istituzione del Snps.