Il monitoraggio della radioattività ambientale

Nessuna rilevanza dal punto di vista radiologico e nessun rischio per la salute e per l’ambiente nei campioni raccolti dall’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin) nel 2021.

Questo è quanto emerso dal rapporto “Reti nazionali di monitoraggio della radioattività ambientale” pubblicato sul sito dell’Isin. Una sintesi dei rilevamenti radiometrici effettuati nel 2021 nell’ambito della Rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale – Resorad e della rete Gamma.

Nel 2021 sono stati raccolti circa 41.200 dati (+17% rispetto all’anno precedente), dei quali 27.300 in 10.500 campioni ambientali e circa 13.900 in 4.500 campioni alimentari. Dalle misurazioni emerge che le concentrazioni non sono rilevanti dal punto di vista radiologico e non rappresentano alcun rischio per la salute e per l’ambiente. Questo è confermato anche dalle reti automatiche di monitoraggio della radioattività ambientale in grado di rilevare, in tempo reale, aumenti anomali della radioattività.

Le Agenzie per l’ambiente distribuite sul territorio nazionale partecipano alla raccolta e all’analisi dei campioni di natura ambientale e alimentare in base a programmi ben definiti. La raccolta dei campioni e la produzione dei risultati prosegue da parecchi anni e ciò consente di avere una profonda conoscenza della situazione territoriale legata all’inquinamento radioattivo.

Sebbene i risultati dei rilevamenti radiometrici siano sostanzialmente stazionari negli ultimi anni, Isin sostiene che “permane l’esigenza di un sistema di radioprotezione efficiente, affidabile e trasparente a tutela dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente”.

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