Impatti attuali e futuri del cambiamento climatico: nuovi strumenti di valutazione e previsione grazie al programma EU Copernicus

Stimare la disponibilità futura di risorsa idrica ed elaborare proiezioni future delle ondate di calore sulla base degli scenari di emissione dei gas serra, valutare i rischi di incendi boschivi, prevedere la possibile frequenza di eventi di siccità e di anomalie di temperatura e precipitazione sulla base di previsioni stagionali. Questi gli obiettivi della cooperazione tra enti nazionali e regionali nell’ambito del National Collaboration Programme (NCP) con il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) promosso dall’Unione Europea per l’utilizzo degli strumenti del Servizio Copernicus dedicato ai cambiamenti climatici (C3S).

Grazie a questa collaborazione, il progetto intende avvalersi negli strumenti istituzionali di monitoraggio e previsione delle migliori informazioni, dati e modelli attualmente a disposizione a livello europeo per migliorare la capacità di valutazione idro-climatica e di stima delle risorse naturali e la protezione dell’ambiente alla scala nazionale, regionale e locale. La cooperazione, avviata alla fine del 2024, ha come capofila l’ISPRA e vede la partecipazione dell’Aeronautica Militare, dell’Agenzia Italia Meteo, dell’ENEA, del CNR con gli istituti IBE e IGG, di ARPA Campania, ARPA Lombardia, ARPA Piemonte, ARPA Valle d’Aosta, e del Consorzio Italiano per la Copernicus Academy.

In un periodo segnato da una crescente attenzione agli effetti attuali e futuri del cambiamento climatico – di pochi giorni fa la conferma da parte del Servizio C3S che il 2024 è stato caratterizzato da temperature senza precedenti e, a livello globale, è il primo anno con una temperatura media nettamente superiore alla soglia di 1,5 °C stabilita dall’Accordo di Parigi – diventa essenziale potenziare il quadro conoscitivo, dalla scala globale fino a quella locale. Particolarmente per un paese come l’Italia, al centro del Mediterraneo e hot-spot della crisi climatica.

Obiettivo del progetto sarà anche quello di valutare l’efficacia dello spazio cloud computing messo a disposizione degli Stati membri da parte dell’European Weather Cloud gestito dall’ECMWF.

La cooperazione tra il partenariato e l’ECMWF per il progetto italiano del C3S NCP ha una durata di 2 anni. La progettazione alla base dell’accordo nasce all’interno del Forum Nazionale degli Utenti Copernicus.

Per informazioni su Copernicus in Italia, visita il nuovo sito: https://www.copernicus-italia.it/

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