Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il decreto che adotta la Strategia nazionale Biodiversità al 2030.
In particolare, la Strategia definisce gli indirizzi nazionali per la tutela e la valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi, attuando gli impegni assunti con la ratifica della Convenzione sulla biodiversità biologica di Rio del 1992 che ha recentemente adottato a dicembre a Montreal il Quadro globale per la biodiversità al 2030 e in coerenza con gli obiettivi della Strategia europea per la biodiversità 2030.
La Strategia sarà inoltre sottoposta nel 2026 a una verifica approfondita sulla validità della sua impostazione e sulle eventuali necessità di adeguamento.
Un Comitato di gestione è stato istituito al Mase con l’obiettivo di istruire iniziative, atti, provvedimenti e documenti tecnico-scientifici da sottoporre al vaglio della Conferenza Stato Regioni, sede di decisione politica per l’attuazione e l’aggiornamento della Strategia stessa. Il Comitato è composto dai delegati dei ministeri a vario titolo interessati dall’attuazione della strategia ed è presieduto da un rappresentante del Ministero dell’Ambiente.
Sempre al Mase, per consentire il confronto con i portatori di interesse, viene istituito un Tavolo di consultazione con le associazioni ambientaliste. Il supporto tecnico-scientifico è assicurato dall’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), con il coinvolgimento di altri enti di ricerca, società scientifiche e università.
In particolare, Ispra ha il compito di fornire il supporto tecnico-scientifico, per:
– individuare nuove aree da proteggere, estendere e connettere quelle già sottoposte a protezione
– identificare, per ogni settore economico, le soluzioni più efficaci per raggiungere i 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile e tutelare la biodiversità
– effettuare il monitoraggio e il reporting
– accrescere la consapevolezza dei cittadini e dei portatori di interesse