Nuova segnalazione a circa 2,3 miglia della costa occidentale dell’isola partenopea. E’ avvenuta domenica 7 maggio da parte di due diportisti (Lucia Sonnati e Andrea Tittozzi), che hanno avvistato il raro pennipede mentre afferrava un pesce di grossa taglia e sostava in superficie effettuando le tipiche manovre per lacerare e deglutire le prede. I dettagli anatomici riportati dagli osservatori e le riprese effettuate fanno ipotizzare che si tratti verosimilmente di un esemplare adulto.
Dopo essere scomparsa negli anni Settanta dalle acque del Mediterraneo, la foca monaca ha fatto ritorno nel 2011 prima nelle Isole Egadi poi con avvistamenti in Toscana, Puglia, Calabria, e altre zone della Sicilia. Particolarmente numerosi quelli avvenuti nel 2022 e riportati nella pagina Facebook dedicata. Una specie poco gradita dai pescatori quella della foca monaca perché distruggeva le reti. Usata addirittura come simbolo negativo e spauracchio per i bambini, la “strega dei mari” è stata oggi riabilitata per il fatto di essere una delle specie più minacciate al mondo.
Riapparsa nelle acque italiane, la foca monaca è oggetto di monitoraggio da parte dei ricercatori dell’Ispra. In caso di avvistamento è importante adottare alcune buone pratiche: ridurre tutte le fonti di disturbo, rimanere il silenzio ed evitare il contatto fisico e l’inseguimento dell’animale; mantenere una distanza di sicurezza di 50 metri, in caso di avvistamenti a terra; spegnere o ridurre la velocità dei motori dell’imbarcazione, in caso di avvistamento in mare. Qualora si verificasse un avvistamento è necessario contattare la Capitaneria di Porto al numero 1530 e l’Ispra all’indirizzo mail focamonaca@isprambiente.it.