Dicembre secco da record, caldo anomalo al Nord, meno 6% di precipitazioni nell’anno passato sono alcune delle cause della presente siccità. Tutti i dati 2016 sull’andamento del clima in Italia nel 2016.
Il nuovo rapporto Ispra “Gli indicatori del clima in Italia” illustra l’andamento climatico nazionale nel corso del 2016 e aggiorna la stima delle variazioni negli ultimi decenni. Giunto alla sua dodicesima edizione, il rapporto si basa in gran parte su dati, statistiche, indici e indicatori climatici derivati dalle osservazioni di circa 1100 stazioni di monitoraggio meteo climatico, ed elaborati attraverso il sistema SCIA (Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati climatologici di interesse ambientale, www.scia.isprambiente.it), realizzato
dall’Ispra in collaborazione con gli organismi titolari delle principali reti osservative presenti sul territorio nazionale.
Dopo il record di temperature toccato nel 2015, il 2016 è stato un anno meno bollente, ma comunque risulta il sesto più caldo per l’Italia almeno dal 1961. La temperatura media annuale rimane più alta di +1.35°C rispetto al trentennio di riferimento 1961-1990. L’aumento registrato in Italia è di poco superiore ai valori climatici globali del pianeta. La media annuale mondiale si attesta sui +1.31 °C, segnando un nuovo record nel 2016 per il terzo anno consecutivo. In Italia la stagione invernale 2016 è stata quella con anomalia termica più marcata, con un
valore annuo medio di +2.15°C.
Non sono mancati eventi di forte intensità, anche prolungati, come quelli che hanno colpito la Liguria e il Piemonte nella terza decade di novembre e hanno determinato valori di intensità di precipitazione molto elevati. I massimi sono stati registrati dalla stazione di Fiorino (GE, 236 m s.l.m.) della rete regionale della Liguria, in occasione dell’evento estremo del 22 novembre 2016: 583 mm di precipitazione cumulata giornaliera e 100.8 mm di precipitazione cumulata in
un’ora.
Tuttavia, l’aspetto più rilevante del 2016 è stato forse la persistenza di condizioni siccitose, parzialmente alleviate dalle piogge primaverili. In generale le precipitazioni annuali sono state complessivamente inferiori alla media climatologica del 6% circa.