Censire con tecnologie all’avanguardia la biodiversità presente nei corsi d’acqua e laghi dell’area alpina, per fornire supporto alla gestione delle risorse idriche: è l’obiettivo del progetto, partito quest’anno, di cui Ispra e Arpa Veneto sono Project Partner.
Il progetto Eco-AlpsWater “Innovative Ecological Assessment and Water Management Strategy for the Protection of Ecosystem Services in Alpine Lakes and Rivers” – parte del programma europeo di cooperazione transnazionale per le regioni alpine Interreg Spazio Alpino – si propone di analizzare il DNA ambientale (Environmental DNA – eDNA) nei corpi idrici, avvalendosi della Next Generation Sequencing (NGS), al fine di consentire la rapida identificazione delle specie di organismi acquatici come fitoplancton, fitobenthos, eucarioti microbici, batteri/cianobatteri, pesci, ad un costo contenuto. Tali risultati sono volti ad integrare ed affiancare i metodi di monitoraggio tradizionali con tecnologie avanzate ed innovative, fornendo supporto alle scelte gestionali sulle risorse idriche.
L’impiego di nuove tecnologie consente di migliorare e definire innovativi protocolli di monitoraggio sperimentale da applicare in aree selezionate, dai grandi laghi perialpini ai corpi idrici più piccoli. I principali risultati includeranno quindi strumenti metagenomici e tecnologie bioinformatiche di ultima generazione per affiancare il monitoraggio dello stato ecologico delle acque e la biodiversità che le caratterizza.
L’approccio transnazionale, che vede coinvolte Austria, Francia, Slovenia, Germania, Svizzera e per l’Italia oltre ad ISPRA ed Arpa Veneto, la Fondazione Edmund Mach in qualità di Leader del progetto, è essenziale per favorire le interazioni tra paesi confinanti e colmare il divario scientifico tra il mondo accademico e le agenzie di governance, creando reti e infrastrutture che possano coinvolgere l’intera area alpina, e la conservazione e la valorizzazione condivise delle risorse naturali.
Il programma è finanziato attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e attraverso il cofinanziamento pubblico e privato nazionale degli Stati partner.
Gli obiettivi specifici del progetto sono molteplici: valutare lo status ecologico di laghi e fiumi in area alpina ottenendo dati su fitoplancton, fitobenthos, eucarioti microbici, batteri / cianobatteri, pesci; mettere a punto metodiche innovative utilizzando l’approccio del metabarcoding grazie alle tecniche NGS; definire standard ed integrare metodiche tradizionali e NGS. Inoltre il progetto contribuisce a migliorare le strutture di cooperazione transnazionale ed armonizzare l’approccio EU-WFD e CH- WPO, nonché testare anche in area appenninica le metodiche messe a punto sui corpi idrici alpini. Eco-AlpsWater coinvolge la rete delle Aree Protette italiane al fine di promuovere progetti di trasferimento dei risultati tecnici conseguiti nel progetto stesso. Infine, mira a fornire elementi strategici e raccomandazioni politiche per una corretta gestione degli ambienti dulciacquicoli.
Nel mese di aprile 2019, è in programma un seminario nazionale, organizzato da Arpa Veneto, per illustrare a tutti gli operatori del settore il progetto Eco-AlpsWater.
Per maggiori informazioni visita il sito del progetto: http://www.alpine-space.eu/projects/eco-alpswater/en/home e la pagina Facebook https://www.facebook.com/ecoalpswaterFacebook
Altre informazioni su http://www.arpa.veneto.it/servizi-ambientali/cooperazione/programmazione-2014-2020-1/eco-alps-water