Andamento altalenante per le emissioni di gas serra in Italia negli ultimi due anni, con un calo significativo dovuto al lockdown (-8,9% nel 2020) e una stima in ricrescita per il 2021 (+ 6,8%). Nonostante gli alti e bassi, c’è da registrare un costante trend in diminuzione negli ultimi 30 anni. Nel 2020 si calcola un -27% rispetto al 1990, dovuto in modo particolare ad una crescita nella produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali e alla riduzione dell’uso del carbone. Ad influire poi, come si diceva, il blocco delle attività dovuto alla pandemia.
Gli ultimi dati sulla situazione in Italia sono stati presentati dall’Ispra nel corso di un webinar lo scorso 14 aprile. Disponibili online i relativi rapporti tecnici.
Un contributo significativo all’abbattimento delle emissioni inquinanti viene dalle energie rinnovabili. Nel 2020 rappresentavano il 20,4% dei consumi finali lordi – un valore superiore all’obiettivo del 17% – con un aumento triplicato rispetto al 2004, quando la quota di energia che veniva dalle rinnovabili era il 6,3%.
Anche per le emissioni dovute ai trasporti si nota un lento miglioramento. Complessivamente calano del 16,4% rispetto al 1990, anche se la diminuzione più importante c’è stata con il lockdown (-19.4%).
L’incremento nei livelli di gas serra stimato per il 2021 rispetto al 2020 è conseguenza della ripresa della mobilità e delle attività economiche, ma non altera il trend di riduzione delle emissioni e di miglioramento dell’efficienza energetica registrato negli ultimi anni.