Cento delegati da tutto il mondo partecipano in Kenya al summit tecnico per mettere a punto la sesta edizione del rapporto “Global Environmental Outlook -GEO 6” sotto l’egida del Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (Unep).
Si è aperta il 22 gennaio nella sede principale dell’UNEP a Nairobi la quattro giorni dedicata alla preparazione dell’atteso documento GEO 6, dal titolo “Healthy Planet, Healthy People”, nel quale viene fornita una solida base di informazioni sullo stato delle risorse ambientali e le tendenze future, accompagnate da una serie di raccomandazioni per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile fissati tre anni fa dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030.
La delegazione italiana – composta da Giovanni Brunelli del Ministero dell’ambiente, Anna Luise e Lorenzo Ciccarese dell’ISPRA – siede al tavolo dei negoziati per cercare di bilanciare le posizioni dei partner europei con gli interessi spesso contrastanti delle diverse aree geografiche, con l’obiettivo di non mettere in discussione le conoscenze scientifiche. Un compito non facile quello di definire indirizzi globali sull’ambiente, anche alla luce del recente summit sul clima di Katowice, concluso con un un’intesa non del tutto soddisfacente per molti, ma che almeno non ha interrotto il percorso avviato con l’accordo di Parigi per il contenimento e la riduzione delle emissioni globali.
Proprio nell’ottica di dare indirizzi quanto più chiari possibili a chi deve trasformare le evidenze scientifiche in decisioni politiche, a Nairobi si lavora anche ad un un documento che precederà la pubblicazione del rapporto completo. I delegati stanno cercando un accordo sul “Summary for Policy Makers”, una sintesi destinata ai politici.
Gli esiti dei negoziati sul GEO 6 saranno discussi nel corso della Quarta sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente , che si terrà a Nairobi nel prossimo mese di marzo.