Razionalizzare le statistiche, i dati e gli indicatori ambientali per rispondere alle nuove esigenze dell’informazione: sono gli obiettivi dell’accordo di durata triennale firmato dai presidenti di Ispra e Istat.
I due Istituti producono oggi l’80% dei dati ambientali ufficiali in Italia e su questa offerta statistica si basano le decisioni delle politiche nazionali ed internazionali. Il Protocollo d’Intesa firmato dal presidente dell’Istat Giorgio Alleva e da Stefano Laporta, dal presidente dell’Ispra, rafforza ulteriormente la collaborazione delle due istituzioni in ambito Sistan (Sistema statistico nazionale).
Tra gli obiettivi principali del Protocollo d’Intesa vi è quello di soddisfare le nuove e sempre più ampie esigenze informative, incrementando l’offerta di dati, statistiche e indicatori ambientali. L’accordo prevede anche lo scambio di dati e informazioni funzionali alla contabilità e analisi ambientale. La collaborazione tra i due Istituti svilupperà gli open data.
Il quadro delle attività di ricerca svolte presso i due Enti mostra elementi di convergenza e aspetti di complementarietà. Fra gli obiettivi strategici dell’Istat quello di fornire statistiche economiche, sociali ed ambientali di alta qualità ed affidabilità. L’Ispra, anche nelle sue funzioni di coordinamento del Sistema Snpa e quale membro del Sistan, raccoglie, organizza, cataloga i dati geografici, territoriali ed ambientali per offrire al Paese una puntuale ed efficace informazione ambientale.
“Il protocollo firmato oggi”, ha dichiarato il presidente dell’Ispra Stefano Laporta, “si inserisce nel quadro di una serie di accordi che l’Istituto sta ponendo in essere con tutte le altre Istituzioni che svolgono un ruolo strategico per la tutela ambientale. In particolare, oggi si avvia un percorso che offrirà una ‘voce unica’ in materia di indicatori e statistiche ambientali. Si consolida così un rapporto di collaborazione già esistente, per garantire al Paese un patrimonio informativo completo in tema ambientale”.
Il presidente dell’Istat Alleva ha ricordato il nuovo progetto in corso di micro-zonizzazione del territorio, che sarà a servizio non soltanto del censimento permanente ma ma migliorerà la conoscenza delle città e delle periferie.