Fare rete è la strada scelta dai Mobility manager romani per promuovere in enti, aziende, scuole e università le politiche di mobilità sostenibile. Ispra ha promosso una giornata per fare il punto della situazione.
Introdotta dall’assessore alla sostenibilità ambientale del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, e dalla responsabile delle politiche di mobilità del Ministero dell’ambiente, Cristina Tombolini, la giornata del Mobility manager organizzata dall’Ispra ha messo al centro criticità e buone pratiche all’interno delle amministrazioni pubbliche, locali, di scuole e università. Stentano ancora a decollare le figure dei Mobility manager all’interno delle amministrazioni e, laddove esistono, vanno messe in atto campagne di comunicazione più efficaci in grado di coinvolgere i dipendenti in scelte di mobilità sostenibile.
Cosa fa un Mobility manager? Innanzitutto deve monitorare i bisogni di mobilità dei dipendenti (analisi di provenienze e fasce orarie comparate alla situazioni del traffico) e proporre soluzioni alternative a quelle solitamente adottate. Nel suggerire altre forme nuove di mobilità il Manager deve sempre tenere in considerazione le ricadute di tali scelte sul lavoratore stesso (aspetti assicurativi, legati alla salute, alle tecnologie, al telelavoro, ecc). Il Mobility manager deve creare un dialogo con i gruppi target, dai ciclisti agli utenti del trasporto pubblico, dai carpoolers agli utenti del car-sharing, anche tramite campagne di promozione come quelle per la mobilità ciclistica. C’è poi il fondamentale lavoro di rete con altri Mobility manager della città.
Il link per rivedere i lavori della giornata.
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