Dall’8 al 12 ottobre gli esperti biologi del progetto e ricercatori subacquei saranno presenti a Piombino e nel golfo di Follonica per una serie di iniziative: immersioni per il monitoraggio della Posidonia nell’area del trapianto, incontri nelle scuole, una tavola rotonda con tutti gli stakeholder ed un evento cittadino per informare la popolazione sull’importanza e protezione dell’habitat a Posidonia oceanica e sul complesso tema del trapianto che a Piombino è stato effettuato come misura di compensazione dei danni legati al dragaggio per l’ampliamento del porto di Piombino.
Si svolgerà a Piombino, in Toscana, dall’8 al 12 ottobre la quarta tappa del progetto europeo Life SEPOSSO (Supporting Environmental governance for the Posidonia oceanica sustainable transplanting operations) dedicato alla tutela della Posidonia di cui ARPAT è partner insieme a ISPRA (in qualità di Capofila), Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale Porto di Piombino, Università degli studi di Roma “Torvergata”, Università di Palermo, CNR di Castellammare del Golfo (Trapani), SETIN srl Servizi Tecnici Infrastrutture, VESENDA srl.
Il progetto “SEPOSSO” ha l’obiettivo di aumentare l’efficienza della pianificazione e del controllo dei reimpianti di Posidonia oceanica, realizzati come opera di compensazione del danno indotto da opere e infrastrutture costiere soggette a Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.).
Le praterie di P. oceanica costituiscono uno degli ecosistemi di maggior pregio ambientale dell’ambiente marino costiero mediterraneo, sono riconosciute come habitat e specie protetti ai sensi della Direttiva Habitat 1992/43/CEE, Convenzione di Berna, Convenzione di Barcellona.
Dopo le campagne di monitoraggio su trapianti di Posidonia che si sono svolte da giugno scorso in tre dei quattro siti oggetto di studio (Civitavecchia, Augusta-Priolo, Ischia) questa volta ci si sposta a Piombino.
Dall’8 al 12 settembre gli esperti biologi del progetto e ricercatori subacquei saranno presenti a Piombino e nel golfo di Follonica per una serie di iniziative: immersioni per il monitoraggio della Posidonia nell’area del trapianto, incontri nelle scuole, una tavola rotonda con gli stakeholder ed un evento cittadino per informare la popolazione sull’importanza e protezione dell’habitat a Posidonia oceanica e sul complesso tema del trapianto che a Piombino è stato effettuato come misura di compensazione dei danni legati al dragaggio per l’ampliamento del porto di Piombino.
Leaflet_Piombino_29x21_ridIl trapianto di Posidonia era stato indicato come misura di compensazione nell’ambito del relativo decreto di Valutazione di Impatto Ambientale per l’ampliamento del porto di Piombino nell’ambito del nuovo Piano Regolatore Portuale del Porto, curato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
Durante il trapianto, realizzato a giugno 2014, sono state espiantate con una benna 340 zolle di prateria di Posidonia di dimensioni di circa 4 m2 e traferite in aree identificate come idonee nel Golfo di Follonica con una estensione di circa 1360 m2 di superficie.
Per valutare l’esito del trapianto, durante questi tre anni, sono state realizzate 4 campagne di monitoraggio e la sopravvivenza delle zolle traferite è stata calcolata al 92% evidenziando nella maggior parte di esse un buono stato di conservazione e vitalità. Tra le criticità rilevate si sono evidenziati danni al trapianto dovuti alla fase di posizionamento delle zolle sul fondo con circa 8% delle zolle riallocate danneggiate e distrutte dalle mareggiate.
L’esito del trapianto è ad oggi ancora in fase di valutazione e le immersioni sul luogo del trapianto, effettuate nei quattro siti oggetto di studio durante il progetto SEPOSSO, hanno l’obiettivo di aggiornare i dati sulle performance del trapianto e giungere alla definizione di specifici protocolli di monitoraggio.
Per maggiori informazioni e per il calendario dei singoli eventi in programma a Piombino visita il sito Internet del progetto LIFE SEPOSSO: www.lifeseposso.eu
La Posidonia è un bene prezioso, prendiamocene cura oggi, link al video su vulnerabilità delle praterie di Posidonia oceanica, un ecosistema fragile e a rischio che le attività umane possono danneggiare in modo diretto ed indiretto.