Ad un anno dall’entrata in vigore della legge 132/2016, che ha istituito il Sistema nazionale per la protezione ambientale (Snpa), un primo bilancio del presidente Stefano Laporta.E’ trascorso un anno dall’entrata in vigore della legge 132 e in questi mesi SNPA ha lavorato intensamente per fornire gli elementi tecnici che diano operatività alla norma varata dal Parlamento. Vorrei ringraziare tutti i colleghi del Sistema per lo slancio comune e la responsabilità con cui si è lavorato in questo periodo.
I risultati di questo anno sono molteplici. Innanzitutto il lavoro istruttorio e preparatorio sui Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (Lepta), uno strumento introdotto dalla legge che porterà l’Italia a definire, per la prima volta nella sua storia, quali debbano essere i livelli minimi e omogenei di tutela ambientale su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un passaggio fondamentale per le politiche non solo ambientali del Paese, che si ispira a quanto già fatto per la salute in Italia. I Lepta consentiranno a ciascun cittadino di sapere con certezza a quali prestazioni di tipo ambientale ha diritto e, allo stesso tempo, permetterà a Ispra e alle Agenzie di determinare le risorse di cui c’è bisogno per garantire quei servizi ai cittadini.
Sempre nell’ottica di dare operatività alla norma, il principale organo di governo di Snpa, il Consiglio del Sistema, ha istituito sette Tavoli Istruttori del Consiglio (TIC), che avranno il compito di approfondire i principali obiettivi fissati dalla Legge 132, così da adottare gli atti necessari alla loro operatività.
Abbiamo lavorato molto anche sul fronte dei controlli e sul personale ispettivo di SNPA. Alcune Agenzie erano dotate di queste figure, ma non tutte. Oggi in attuazione delle leggi è stato elaborato un regolamento che stabilisce le modalità di individuazione del personale incaricato delle ispezioni, nell’ambito dei compiti propri del Sistema. Gli ispettori formati da Snpa sono una grande risorsa per il Paese, perché sono chiamati a garantire controlli efficaci laddove si svolgano attività che hanno ripercussioni sull’ambiente.
Come presidente di Ispra e di Snpa posso dire che in questi mesi iniziali abbiamo lavorato con grande determinazione, consapevoli di essere davanti ad un passaggio cruciale per le politiche ambientali dell’Italia. Confidiamo che l’entusiasmo con cui stiamo svolgendo il nostro lavoro preparatorio di tipo tecnico- scientifico trovi presto una sua evoluzione nei decreti attuativi che il Ministero dell’ambiente dovrà emanare.
Stefano Laporta, Presidente di Ispra e del Sistema nazionale per la protezione ambientale