Estinzione delle contravvenzioni ambientali, le modifiche introdotte alle Linee guida Snpa

Le Linee guida Snpa per l’applicazione della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali sono state recentemente aggiornate a cura della Rete tematica Snpa “Ecoreati” (codificata RR TEM29), coordinata da Andrea Poggi di Arpa Toscana, e adottate nella versione aggiornata dal Consiglio del Snpa con deliberazione n. 252 del 2024.

Le recenti novità normative intervenute, l’evoluzione degli indirizzi ed orientamenti applicativi emersi a livello nazionale, nonché l’esperienza maturata dalle varie agenzie del Sistema, hanno fatto sì che la Rete avanzasse una proposta di modifica delle precedenti Linee guida risalenti al 2022.

Il Consiglio Snpa, accogliendo la proposta, ha chiesto alla Rete tematica di procedere con una revisione generale del documento, chiedendo, in particolare, di scorporare un capitolo, quello delle prescrizioni-tipo, per farlo diventare un allegato, garantendogli così maggiore risalto e facilitando l’introduzione di futuri aggiornamenti.

Relativamente alla parte giuridica, le novità più rilevanti riguardano:

  •  l’introduzione della riforma c.d. Cartabia sul processo penale,
  • le modalità di pagamento delle sanzioni amministrative, essendo intervenute, nel frattempo, la modifica all’art 318 quater del TUA introdotta dalla legge 79/2022 e successivamente indicazioni da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che chiariscono in maniera definitiva la destinazione dei proventi e le modalità di pagamento delle sanzioni,
  • una serie di temi sui quali le sentenze hanno iniziato a far luce e che hanno portato ad esempio a rivedere il capitolo sul rapporto tra PM e polizia giudiziaria nella gestione del procedimento estintivo,
  • la necessità di chiarire meglio alcune indicazioni, alla luce delle esperienze di utilizzo delle linee guida, come nel caso della riformulazione del paragrafo sulla gestione dei cosiddetti reati formali, su cui si poggia in maniera più sistematica la parte delle prescrizioni relative alle violazioni riconducibili ad attività svolta in assenza di necessaria autorizzazione ambientale nelle sue diverse declinazioni.

Gli interventi sulla parte giuridico-normativa delle linee guida, come sottolineato da Andrea Poggi, sono affinamenti che non modificano significativamente l’impostazione e le indicazioni date in precedenza, e comunque risultano assai circoscritti. Al contrario, è stata completamente riformulata tutta la parte delle prescrizioni-tipo, sulla base delle esperienze più significative maturate in questi anni sul territorio nazionale. Questa esperienza ha fatto sì che la casistica sia quasi raddoppiata rispetto alla precedente versione, dettagliandone la formulazione; in particolare sono state introdotte alcune novità come indicazioni per la verifica del danno ambientale, tempi uniformati per gli adempimenti, prescrizione uniforme per i superamenti dei limiti nelle diverse matrici e, per tutte le prescrizioni, sono stati articolati meglio gli elementi procedurali utili alla verifica di ottemperanza, come la documentazione da inviare, la necessità di preavviso all’organo di controllo, ecc.

Tra le nuove casistiche introdotte, troviamo quelle relative alle terre e rocce da scavo e alle bonifiche, matrici completamente assenti nella precedente versione; le casistiche aggiunte riguardano gli scarichi, le emissioni, le autorizzazioni integrate ambientali e i rifiuti, dove è stato anche preso in considerazione l’abbandono di rifiuti da parte di privati, recentemente divenuto di rilevanza penale.

Il documento, in questa nuova versione, fornisce quindi al personale addetto ai controlli tutte le indicazioni operative ed avvertenze per articolare al meglio il verbale di prescrizione, costituendo un aiuto concreto, anche per chi, fuori dal Sistema nazionale, si trovi ad applicare la procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali.

A tal proposito, la Rete tematica ha potuto osservare nel corso di questi anni, sul territorio nazionale, un’applicazione sempre più ampia, da parte della Magistratura, della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, che è sempre più considerata come il modo più efficace per contrastare i reati ambientali. Due sono i principali motivi per questo progressivo orientamento: da una parte il procedimento semplificato garantisce una pena certa, là dove il procedimento ordinario finisce molto frequentemente in prescrizione, dall’altra parte, alla sanzione corrisponde un pronto rimedio, una soluzione del problema ambientale, che nel procedimento penale ordinario non sempre è garantito.

Per approfondimenti, leggi il documento Linee Guida SNPA per l’applicazione della Procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, ex parte VI-bis D.Lgs. 152/2006 – Aggiornamento 2024

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