La propagazione di sostanze nell’aria si può manifestare anche sotto il profilo olfattivo, causando un disagio non necessariamente dovuto ad agenti tossici ma ugualmente fastidioso. Del cosiddetto inquinamento odorigeno ben conoscono gli effetti gli abitanti di Falconara Marittima (e zone limitrofe) nelle Marche e quelli che in Sicilia abitano nelle zone delle Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA), cui le due Agenzie hanno negli ultimi anni prestato una attenzione sempre crescente.
ARPA Marche e ARPA Sicilia hanno messo a disposizione dei cittadini piattaforme dedicate con sistemi di segnalazione da remoto – mediante tablet o smartphone – per segnalare “in tempo reale” la presenza di emissioni odorigene, il tipo di odore percepito, la sua intensità, la presenza di eventuali sintomi e disturbi fisici e così via.
Sono così nati rispettivamente a giugno e agosto 2019 i progetti Odor. Net e Nose (Network for Odour SEnsitivity): veri e propri sistemi di “citizen engagement”, che non soltanto vanno nella direzione di fornire alla cittadinanza nuovi e sempre più “personalizzati” servizi a tutela dell’ambiente e della salute, ma che riescono a dare forma concreta ai fondamentali principi della partecipazione, della trasparenza e del coinvolgimento diretto dei cittadini.
L’accordo stretto tra ARPA Marche e ARPA Sicilia il 21 luglio, che si inserisce perfettamente nella logica di “rete” che anima il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – SNPA, coinvolge le due Agenzie in una stretta attività di collaborazione finalizzata a promuovere la condivisione reciproca delle rispettive esperienze, dallo scambio di informazioni, ai sistemi per la raccolta, digitalizzazione e mappatura delle segnalazioni, alla organizzazione di eventi di promozione della cultura scientifica, fino agli scenari tecnologici ed alla partecipazione congiunta a specifici programmi di ricerca.
“Condividere i rispettivi progetti e le esperienze sin qui maturate – ha sottolineato il Direttore Generale di ARPA Marche Giancarlo Marchetti – non può che essere il trampolino di lancio per migliorare il cammino già percorso e definirne finanche di nuovi. Il Sistema della protezione ambientale dimostra così di non avere in comune soltanto le attività di verifica e controllo verso i problemi del Paese, ma anche di garantire che le iniziative avviate per ricercarne le soluzioni quanto più possibile efficaci divengano patrimonio di tutti”.
Del medesimo avviso anche il Direttore Francesco Vazzana che, ricordando i punti di forza e le peculiarità di ciascun progetto, ha voluto precisare che “l’intesa di ARPA Sicilia con il CNR-ISAC per l’attività di ricerca scientifica collegata al progetto e le tecnologie impiegate da ARPA Marche per l’attivazione da remoto “in tempo reale” del campionamento automatico dell’aria ambiente sono, tra le altre cose, specificità che opportunamente condivise e armonizzate contribuiranno a migliorare sensibilmente gli standard applicativi dei nostri rispettivi progetti”.
L’accordo oggi sottoscritto, della durata di tre anni eventualmente rinnovabili, prevede infine l’ottimizzazione dei risultati attesi anche mediante il reciproco avvalimento delle risorse economiche, umane e strumentali già a disposizione delle parti.