Finora nel 2024 l’Arpa Campania ha totalizzato 2019 prelievi di acqua di mare, di cui 425 nel solo mese di agosto, nell’ambito del monitoraggio delle acque di balneazione lungo il litorale regionale.
Indipendentemente dai campionamenti già effettuati in base al calendario regionale, è ancora comunque alta l’attenzione di Arpac su eventuali criticità che si dovessero manifestare entro il termine della stagione balneare e sono a pieno regime tutte le altre attività in mare che esulano dai fini sanitari ma mirano alla salvaguardia dell’ambiente marino in adempimento a specifiche direttive europee.
Dai dati mensili di agosto, un’evidenza di notevole rilievo è stata la riammissione alla balneazione dell’acqua denominata “Punta San Francesco” nel comune di Sant’Agnello (Na) in Costiera sorrentina. In esito ai miglioramenti registrati, a conferma delle azioni di risanamento messe in atto dagli enti locali, da acqua di qualità “scarsa” è ora passata a essere acqua di nuova classificazione fino al raggiungimento del set di dati utile all’attribuzione di una nuova classe, così come prevede la normativa di settore.
Quest’ultima revoca di divieto consente di affermare che in questa stagionalità sono stati restituiti all’uso balneare 7 chilometri e 370 metri di costa campana. Un dato sicuramente confortante che alza il livello di balneabilità del litorale campano.
A livello di criticità si conferma l’interdizione balneare nel comune di Battipaglia nelle acque prospicienti la foce del fiume Tusciano (“Spineta Nuova” e “Lido Spineta”) e ovviamente resta il divieto permanente di balneazione in 9 acque “scarse” deliberate dalla Regione Campania (deliberazione di Giunta regionale n.755/2023) e di seguito riportate (Tabella 1).
Si sono poi verificate nel mese di agosto interdizioni temporanee di tratti di costa, in acque non “scarse”, dovute a superamenti transitori dei valori limite dei parametri microbiologici che determinano la balnebailità. Nel dettaglio, le non conformità, registrate quasi tutte nella terza decade del mese di agosto, indicate nella tabella successiva (Tab.2), rappresentano un 7,5 % di esiti sfavorevoli sul totale dei campioni di agosto, valore percentuale più elevato rispetto a quelli registrati nelle mensilità precedenti.
Come di prassi per tutti i casi sfavorevoli sono stati tempestivamente contattati i Comuni interessati (Battipaglia, Capaccio, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare, Portici, Napoli e Pozzuoli) per vietare e/o sconsigliare la balneazione nei tratti di loro pertinenza che presentavano superamenti e per verificare che le cause inquinanti non fossero dovute a guasti e/o malfunzionamenti delle infrastrutture fognarie e degli impianti di depurazione.
Dal momento che dai controlli straordinari della società del Servizio idrico non sono state rilevate anomalie, le non conformità registrate sono state attribuite, con molta probabilità, alle abbondanti piogge verificatesi, dopo un periodo alquanto siccitoso, tra il 18 e il 19 agosto.
In questo contesto, i canali di scolo delle acque meteoriche, le linee di impluvio naturale, così come i canali artificiali e i tubi di troppo pieno, hanno scaricato a mare molti metri cubi di acque piovane miste ad acque reflue con elevata carica batterica di origine fecale come evidenziano i risultati analitici microbiologici.
In sintesi, in seguito ad eventi piovosi le portate di acque in ingresso nei depuratori superano certi valori e succede che si attivano, in maniera più o meno automatica, i by pass, cioè condutture secondarie che deviano il normale percorso delle acque evitando che eccessi di acque reflue sovraccarichino il depuratore, inficiandone il normale funzionamento. La cosa sarebbe assolutamente normale se le acque bianche (cioè meteoriche) fossero separate dalle acque nere (di fogna); ma poiché quasi sempre vige un sistema misto di collettamento, i by pass, quando attivati, non fanno altro che convogliare a mare le acque bianche e nere, ancorché queste ultime siano molto diluite, con il rischio di contaminazione fecale delle acque di balneazione, determinandone la non balneabilità temporanea.
Con il ripristino poi delle condizioni regolari degli scarichi presenti sul territorio è stato possibile, in tempi brevi, ripetere i campionamenti in dette aree per verificare la cessazione dell’evento inquinante occasionale.
Il riscontro degli esiti di detti prelievi aggiuntivi eseguiti nei punti di rete (routinari), e nei punti di delimitazione a distanza crescenti da essi, è stato favorevole, con valori tutti entro i limiti normativi per i parametri microbiologici determinanti la balneabilità (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali).
Annullate così le criticità preesistenti, sono stati di conseguenza revocati i divieti temporanei emessi dalle amministrazioni locali (Capaccio, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Napoli e Pozzuoli) a tutela della salute dei bagnanti. Analogamente si è verificato il rientro dei valori di legge nei prelievi supplementari effettuati nei punti di studio, quelli a rischio di contaminazione ma quasi mai di massima affluenza dei bagnanti, dove era stata sconsigliata la balneazione in esito ai risultati analitici dei campioni del 19 e 20 agosto.
Relativamente al controllo delle acque non adibite all’utilizzo balneare e quindi in divieto permanente di balneazione, si conferma il persistere delle condizioni inquinanti alla Foce del collettore di Campolongo ad Eboli e nei punti ricadenti nell’area di San Giovanni a Teduccio al confine con l’acqua di nuova classificazione Pietrarsa nel comune di Napoli.
Oltre ai controlli routinari, nel mese di agosto sono pervenute ad Arpac, da più punti del litorale, alcune segnalazioni per colorazione anomala e presenza di schiuma o mucillagine nei comuni di Serrara Fontana (“Sant’Angelo”, “Le Fumarole”), Piano di Sorrento (“Sopramare”), Meta (“Purgatorio”), oltre che a Procida per segnalazione di idrocarburi in mare.
Le conseguenziali indagini emergenziali non hanno fatto riscontrare particolari fenomeni di inquinamento e le anomalie osservate sono da ricollegare con molta probalilità allo sviluppo microalgale favorito dallo scarso idrodinamismo delle acque nonché dalle alte temperature del mare.
Per quanto attiene proprio la temperatura superficiale del mare, vanno evidenziati i dati particolarmente elevati soprattutto nella prima decade di agosto con valori sopra i 30°C in molteplici località: il 7 agosto, ad esempio, sono stati misurati 30,0 °C a Napoli-Trentaremi, 31,0°C a Sorrento-Marina Grande, 30,5°C a Camerota-Spiaggia del Mingardo (nota stampa dell’Arpa Campania del 13 agosto 2024).
Tutti i dati di temperatura superficiale del mare, rilevati a bordo dei mezzi nautici di proprietà di Arpac nel corso della campagna di monitoraggio stagionale, sono consultabili nel “mostra dati” della mappa interattiva del portale balneazione di Arpac così come i risultati analitici di ogni singolo prelievo, a garanzia dell’informazione al pubblico prevista dalla legge, sono reperibili in tempo reale oltre che sul web Arpac anche sul portale istituzionale del Ministero della Salute, sull’apposita app “Arpac Balneazione” per dispositivi mobili e le notizie di dettaglio sul profilo X di Arpac.
Emma Lionetti, Arpa Campania
e.lionetti@arpacampania.it