Presentazione del “Rapporto ambiente Snpa – edizione 2023″

21/2/2024 dalle 09:30 alle 12:30
Roma, Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Via Santa Maria in Via 37b

Il Rapporto, giunto alla sua quarta edizione, offre una panoramica dettagliata sullo stato dell’ambiente in Italia sulla base di informazioni oggettive, affidabili e confrontabili. Attraverso l’analisi di 21 indicatori ambientali è possibile valutare il raggiungimento dei numerosi obiettivi prefissati e di affrontare con efficacia le sfide ambientali future. La seconda parte del documento mette in luce l’impegno e l’operato di ISPRA e delle ARPA/APPA, attraverso focus su best practices per la lotta ai cambiamenti climatici, l’economia circolare, la finanza sostenibile, per proteggere la nostra salute e il nostro pianeta, sensibilizzare e informare la collettività.

A cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), il Rapporto Ambiente assicura un’efficace e omogenea divulgazione dell’informazione ambientale.

Programma

Rapporto Ambiente SNPA – Edizione 2023

Sintesi del Rapporto

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Presentazioni

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Un pensiero su “Presentazione del “Rapporto ambiente Snpa – edizione 2023″

  1. Sono l’Avv. Fabio Amici di Falconara M.ma, Presidente del Comitato “Trasparenza e Anticorruzione”. Mi occupo da anni di ambiente e salute per il bene della collettivita’ . Credo che per rafforzare efficacemente il sistema dei controlli sulla qualita’ dell’aria sia urgente utilizzare da parte degli Arpa regionali e dell’Ispra gli Aeromobili senza equipaggio (UAV) per il monitoraggio della qualita’ dell’aria in grado di individuare le cause e le fonti di provenienza (cioe’ i veri responsabili) delle esalazioni industriali (es. provenienti dalle Raffinerie e dagli altri stabilimenti a rischio di incidente rilevante), per controllare le emissioni nocive delle attivita’ portuali e che escono dai fumaioli delle navi crociera e dei traghetti che transitano e stazionano nei porti italiani..

    Com’è noto le centraline fisse utilizzate dalle Arpa regionali (es. Arpa Marche : Rete regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (R.R.Q.A.) gestite da Arpam ai sensi della DGR Marche n. 1600 del 27 novembre 2018) non sono in grado di individuare le fonti di provenienza delle esalazioni, poiche’ le nubi di gas risentono notevolmente delle condizioni climatiche come il vento e le classi di stabilita’ di Pasquil. L’utilizzo dei droni potra’ comportare un salto rilevante di qualita’ nei controlli…a dir poco rivoluzionario, con effetti molto significativi sull’inquinamento dell’aria e sulla salute dell’uomo e degli animali. Abbiamo scritto ufficialmente ad una Arpa, inviando la lettera alla relativa Regione, alla Direzione dell’Ispra ed al Ministro Ambiente..Mi auguro che si proceda quanto prima in questa direzione.. IL CNR PUGLIA E L’UNIVPM HANNO GIA’ REALIZZATO NEL 2021 DRONI CON LABORATORI MOBILI IN GRADO DI FARLO..PERCHE’ NON UTILIZZARLI QUANTO PRIMA POSSIBILE?? Ringrazio tutti.. Tel. 3476123487 https://www.facebook.com/flyeurope/videos/527494631294719/
    https://www.rainews.it/tgr/puglia/video/2021/03/pug-nanotec-cnr-in-air-inquinamento-atmosferico-lecce-drone-monitoraggio-qualita-aria-naso-519a182b-ca43-4c68-b702-26127a00293d.html

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