Prosegue in Puglia l’azione di contrasto del fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti e delle discariche abusive: la Regione infatti ha rinnovato la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro per la tutela dell’ambiente. Il documento è stato sottoscritto l’8 febbraio 2022 nella sala conferenze dell’Ente regionale. Sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessora regionale all’Ambiente e alla Pianificazione Territoriale, Anna Grazia Maraschio, il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, e i rappresentanti del Cnr – Irsa, Comando dei Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, Comando Regione Carabinieri Forestale “Puglia”, Comando Legione Carabinieri “Puglia” e Comando Regionale Puglia Guardia di Finanza.
L’Accordo si propone di proseguire le attività avviate con il precedente Accordo di Programma Quadro del 2007, per fronteggiare il fenomeno delle attività illecite in materia di gestione di rifiuti, come le attività di discariche abusive. Si proseguirà anche l’attività di vigilanza e prevenzione degli illeciti ambientali, grazie al prezioso contributo delle Forze dell’Ordine, il Cnr – Irsa e l’Arpa Puglia. La Regione Puglia investe per questo progetto 1.530.000,00 euro per gli anni 2022 – 2025, per un importo annuo pari a 510.000 euro, come sostegno per uomini e mezzi delle forze coinvolte. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ringraziando i presenti e complimentandosi per l’attività svolta fino ad oggi, ha tenuto a sottolineare che “la Puglia è tra le regioni che più di altre scopre reati ambientali in Italia. Scoprire i reati e perseguirli è un merito. E spesso si tratta di illeciti, quelli contro l’ambiente e il paesaggio, non evidenti, subdoli, che vengono perpetrati in modo segreto, approfittando della solitudine nella quale spesso sono lasciati i territori e i luoghi, proprio perché impossibile presidiare continuamente. Ma sono reati ugualmente dannosi perché pregiudicano la visione strategica che la Puglia ha costruito in questi anni e minacciano l’insediamento di operatori economici e turistici che intendono insediarsi nella nostra regione. L’immagine della Puglia, come luogo dell’ospitalità, del buon cibo e, più in generale del buon vivere, viene per questo compromessa. Il benessere è assicurato dal sistema ed è per questo che la Regione conferisce una grande importanza alle attività di polizia giudiziaria e di polizia ambientale, come all’Arpa, baluardi per il ripristino e la tenuta della bellezza e della qualità della vita, legata alla salute, all’immagine dei nostri prodotti agricoli, che sono la visione strategica della Puglia. Il lavoro che svolgete si inserisce proprio in questa strada, la stessa che ha dato successo e fama al modello pugliese. Con questo protocollo – ha concluso il presidente – abbiamo fatto la scelta politica di dare un finanziamento in più per consentire allo Stato di darci una mano su settori specifici e che rivestono una particolare importanza. Invierò l’Accordo Quadro al presidente del Consiglio Draghi come buona pratica che possa essere utilizzata a modello per altri territori del nostro Paese. L’Accordo è divenuto negli anni anche un “modello pugliese” di contrasto agli illeciti ambientali, tanto da essere stato considerato virtuoso anche dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che intende proporre la Convenzione a livello nazionale per tutte le regioni che risultino particolarmente interessate da questi fenomeni di degrado ambientale”.
“L’abbandono illecito dei rifiuti – ha dichiarato l’assessora Maraschio – è, purtroppo, un fenomeno praticato sia nelle aree urbane che nelle aree prettamente agricole, dove spesso si è potuto constatare la presenza di organizzazioni criminose, dedite al traffico illecito di rifiuti e all’illecita gestione di discariche abusive, fino anche all’interramento degli stessi, con grave danno per l’ambiente. L’attività svolta dalle Forze dell’ordine, coadiuvata da Arpa Puglia e Cnr-Irsa, ha portato negli anni a rilevare migliaia di siti, tutti registrati in un’apposita banca dati ‘PERIMSITI’, e ha permesso la loro mappatura e il loro monitoraggio, affinché si avesse contezza e fossero avviate le dovute procedure per il ripristino ambientale, nonché, nel caso di aree private, che i Comuni avviassero l’iter amministrativo, come previsto dal Codice dell’Ambiente. L’Accordo sottoscritto si inserisce in una serie di iniziative avviate dal mio Assessorato finalizzate al presidio del territorio. A tal proposito sono in corso i lavori di uno specifico Tavolo Tecnico regionale impegnato nell’elaborazione di una strategia complessiva per il contrasto degli abbandoni dei rifiuti, la riorganizzazione della Vigilanza Ambientale regionale e il rilancio delle Guardie Ecologiche Volontarie al fine di potenziare il presidio del territorio e le azioni di prevenzione degli illeciti. Occorre continuare a vigilare – conclude – ed a tenere alto il livello di guardia lavorando con impegno e sinergia tra tutte le istituzioni e per accrescere una coscienza ambientale dei cittadini pugliesi, che sono sempre più capaci di impegnarsi in un lavoro di cura”.
“L’Accordo Quadro – ha concluso Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia – è un ulteriore tassello nella costruzione di un sistema di monitoraggio e controllo del territorio, che deve coniugare l’approccio di alto rilievo scientifico, tipico di un organo tecnico, con la capacità di contrastare e reprimere fenomeni patologici molto gravi, quali i reati ambientali. In definitiva con questo Accordo avremo più informazioni e dati da offrire ai cittadini ed ai decisori politici, rafforzando gli strumenti di tutela e prevenzione sul territorio”.