Il Laboratorio Analisi aria e radioprotezione di Appa Bolzano ha organizzato dal 17 al 19 ottobre 2023 a Bressanone (provincia di Bolzano) un incontro internazionale con la presenza di esperte ed esperti italiani, austriaci e tedeschi per discutere, scambiare buone pratiche e fare rete nel settore della misurazione della qualità dell’aria.
“Il convegno”, sottolinea Luca Verdi, direttore del Laboratorio Analisi aria e radioprotezione di Appa Bolzano, “ha rappresentato un’occasione importante per condividere le principali attività svolte dalle reti di monitoraggio della qualità dell’aria, discutere sulle problematiche a livello tecnico e aggiornarsi sulla normativa tecnica europea. Creare rete con esperte ed esperti che a cavallo delle Alpi misurano quotidianamente gli inquinanti dell’aria fornisce un arricchimento notevole dal punto di vista della conoscenza e dello sviluppo dei sistemi ed è fondamentale per chi deve gestire strumentazioni e metodologie analitiche complesse”.
Tre giornate di incontri e scambio di know-how
Il convegno ha visto riuniti a Bressanone esperte e esperti del Joint Research Centre della Commissione Europea, dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), dell’Umweltbundesamt tedesco, del Laboratorio di riferimento nazionale austriaco e delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria di varie Agenzie ambientali austriache e delle seguenti Agenzia ambientali italiane: Appa Trento, Arpa Basilicata (intervenuta da remoto), Arpa Calabria, Arpa Campania, Arpae Emilia-Romagna, Arpa Friuli Venezia Giulia, Arpa Lazio, Arpa Liguria, Arpa Lombardia, Arpa Marche, Arpa Molise, Arpa Piemonte, Arpa Puglia, Arpa Sicilia, Arpa Toscana, Arpa Umbria, Arpa Valle D’Aosta, Arpa Veneto, Arta Abruzzo. Presenti anche rappresentanti di varie aziende italiane e austriache operanti nel settore.
“La partecipazione a questo convegno ci permette di confrontarci a livello anche europeo tra esperti nel campo della misura della qualità dell’aria, come avviene già da anni per i cosiddetti confronti interlaboratorio”, fa presente Damiano Centioli, responsabile del Centro nazionale per la rete nazionale dei laboratori di ISPRA. “La cosa importante è che questo scambio d’informazioni deve mirare a un miglioramento continuo di tutto il sistema in modo da assicurare un livello omogeneo di qualità e comparabilità dei dati sul territorio nazionale”.
“Le misure della qualità dell’aria vengono eseguite con strumenti automatici che necessitano di una serie di attività di manutenzione e di taratura molto importanti”, sottolinea Claudia Pironi, responsabile del centro di calibrazione per la rete di monitoraggio della qualità dell’aria in Arpae Emilia-Romagna. “Per far questo è necessario avere delle metodiche e delle modalità di lavoro condivise e anche degli standard attendibili. E questo è quello di cui si parla in questo convegno a Bressanone che permette di attivare una rete di tecnici di misura a livello nazionale che diventa competente e assolutamente efficiente”.
Garantire la qualità del dato
“Misurare la qualità dell’aria non significa solo produrre numeri”, fa presente ancora Luca Verdi. “I numeri devono anche essere precisi e validi. Per garantire la qualità del dato sono necessari investimenti a livello di risorse iniziali, è richiesta una manutenzione continua della strumentazione tecnica e sono fondamentali la formazione e la competenza del personale anche attraverso il ‘fare rete’”.
L’importanza della sinergia con le aziende
“Le aziende della qualità dell’aria possono dare un contributo sicuramente tecnico”, spiega Fabrizio Felippone, manager di un’azienda italiana operante nel settore della qualità dell’aria. “Ma non è solo una fornitura di strumentazione, l’importanza è la qualità del dato e la qualità del dato si basa su una manutenzione efficiente e che rispetti certe regole. Quindi uno scambio di idee, di opinioni e di stimoli tra aziende e Agenzie ambientali non può che portare un beneficio a tutta la comunità”.