L’Arpa Basilicata effettua, tra le sue attività istituzionali, il monitoraggio di alcune delle specie aliene, come la Porpita porpita, al fine di comprendere meglio le sue abitudini e il suo impatto sull’ecosistema marino e mettere in atto misure di controllo se necessario.
La Porpita porpita è stata segnalata scientificamente per la prima volta nel 2019 dinanzi la costa ionica di Policoro (MT), ma diviene sempre più presente sulle coste italiane.
Le specie aliene invasive, secondo la definizione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), sono “animali, piante o altri organismi che l’uomo ha portato in aree al di fuori del loro habitat naturale, dove si stabiliscono e si diffondono, causando effetti negativi sull’ecosistema locale e sulle specie autoctone”.
Alcune di queste specie sono particolarmente pericolose poiché danneggiano gravemente gli ecosistemi: alterano le catene alimentari, cambiano i comportamenti degli animali, modificano la disponibilità di risorse, perturbano il ciclo dei nutrienti e influenzano la diversità e l’abbondanza delle specie native, aumentando così il rischio di estinzione di queste ultime.
Al fine di monitorare l’espansione delle specie tropicali nel mare lucano della costa ionica e tirrenica, l’Agenzia ha chiesto la collaborazione dei cittadini nel segnalare la presenza di tale specie ed, in un’ottica di divulgazione, ha pubblicato sul sito le informazioni su tale specie e ha realizzato un poster esplicativo che ha posizionato in tutti gli stabilimenti balneari della costa ionica e tirrenica.
La modalità della segnalazione viene indicata nel poster
Come segnalarla:
1. Scatta una foto o un video dell’organismo, assicurandoti di includere una scala di riferimento (ad esempio una moneta o un righello).
2. Annotare la data, l’ora e il luogo del ritrovamento (coordinate GPS se possibile).
3. Descrivere brevemente l’habitat in cui hai trovato l’organismo (ad esempio, tipo di fondale, presenza di altre specie).
4. Inviare la documentazione alla pagina Facebook dell’Arpa Basilicata o all’indirizzo e-mail teresa.trabace@arpab.it.
.