Il rapporto “Specie chimiche nel particolato (PM2.5) in atmosfera” nasce con l’obiettivo di studiare i principali costituenti chimici che caratterizzano le polveri aventi un diametro inferiore a 2,5 µm (PM2.5). Approfondire la conoscenza delle proprietà degli inquinanti atmosferici e dei loro impatti su ambiente e salute è infatti uno dei compiti fondamentali di Arpae Emilia-Romagna.
Il rapporto è frutto di misure non convenzionali che affiancano quelle quotidiane svolte dalla Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria. I dati provengono da quattro stazioni posizionate in quattro località della regione che rappresentano le diverse tipologie di background urbano e rurale: Bologna (via Gobetti) – area centrale e metropolitana; Parma (Cittadella) – area occidentale e più interna della pianura; Rimini (Marecchia) – area orientale/costiera; Molinella (BO) – area rurale.
Le specie analizzate sono carbonio organico ed elementare, ammonio, nitrato, solfato. Viene misurata anche la concentrazione di levoglucosano, una sostanza che, pur non essendo presente in quantità elevate in atmosfera, è un importante marker che permette di tracciare la combustione della legna.
Come era stato per il 2020, anche per l’anno 2021 il rapporto viene presentato in forma dinamica/interattiva, consultabile al link e scaricabile in pdf.
I dati del 2021 delle specie chimiche presenti nel particolato PM2.5, così come la massa del PM2.5 stesso, hanno mostrato valori che nella maggior parte dei casi sono inferiori alla media della serie storica. I valori medi del 2021 delle specie analizzate, ad esclusione del levoglucosano, risultano infatti minori in tutti i siti, anche rispetto ai valori medi del 2020.