E’ l’organo di cui si avvale il governo, dal 2016, per promuovere, sostenere, rilanciare e razionalizzare le attività italiane nel settore della ricerca. Giovedì 7 novembre i presidenti dei venti Enti pubblici di ricerca italiani hanno eletto all’unanimità Stefano Laporta nuovo presidente della Consulta nazionale. Nato a Lecce, romano di adozione, Laporta è a capo dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e, in questo ruolo, presiede anche il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa). Dal 2016 coordina il Comitato consultivo dell’Ispettorato nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (Isin).
“E’ con gratitudine e senso di responsabilità che ricevo questa nomina, convinto che la collaborazione e la sinergia già avviate da chi mi ha preceduto possano trovare nuovi stimoli e consolidarsi ulteriormente – ha dichiarato Laporta – per rafforzare anche a livello internazionale il valore della nostra ricerca”. Il rappresentante dell’Ispra raccoglie il testimone da Massimo Inguscio del CNR, primo presidente del ConPER. L’organo consultivo è difatti molto giovane: è una delle strutture create con il decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 218 per rilanciare e razionalizzare le attività nel settore della ricerca.
Oltre a promuove e rilanciare le eccellenze italiane, la Consulta ha il compito di formulare proposte per la redazione, l’attuazione e l’aggiornamento del Programma nazionale della ricerca, a supporto della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri vigilanti. Ha, inoltre, il compito di presentare periodicamente qual’è lo stato di attuazione della Carta europea dei ricercatori e del codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori.
Come rappresentante di Ispra e di Snpa, la nomina di Laporta contribuisce a dare nuova visibilità e impulso alla ricerca e alla tutela nel campo ambientale. “Porterò con me il patrimonio di competenze e conoscenze acquisite come presidente dell’Ispra ma anche del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – ha detto Laporta – incarico questo che ha rafforzato la mia idea di ricerca pubblica condotta lavorando a sistema e in totale coesione di strategie e di obiettivi”.