A seguito delle segnalazioni riguardo la scossa sismica avvenuta alle 6.28 del 28 dicembre, con epicentro in Croazia, presso la città di Sisak, l’ISIN (Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione) ha immediatamente preso contatto con l’Autorità di sicurezza nucleare slovena (SNSA – Slovenian Nuclear Safety Administration) a cui sono state chieste informazioni riguardo lo stato della centrale nucleare di Krško, situata a circa 90 km dall’epicentro. Situata lungo il fiume Sava, dista circa 130 km dalla città di Trieste ed è la più vicina ai confini italiani.
In seguito alla intensità della seconda scossa avvenuta alle 12.19 del 29 dicembre, questa volta di magnitudo 6.4, con epicentro presso la città di Petrinja, è stato attivato il sistema di sicurezza di arresto automatico del reattore nucleare.
La IAEA (International Atomic Energy Agency) ha reso noto che l’evento non ha determinato, almeno dal punto di vista radiologico, impatti sull’ambiente.
La REte nazionale di SOrveglianza della RADioattività ambientale – RESORAD – di cui fanno parte le agenzie ambientali, che conduce rilevamenti giornalieri nel particolato atmosferico e misure di dose gamma in aria in continuo, non segnala anomalie in corso.
Sul sito dell’ISIN sono pubblicati tutti glia aggiornamenti sulla situazione.