Ai vantaggi derivanti dall’utilizzo dei fitosanitari si contrappongono le problematiche legate all’impatto sull’ambiente e sulla salute umana. La conoscenza delle quantità di prodotti utilizzati costituisce un aspetto fondamentale per la valutazione degli impatti e per la pianificazione di misure di prevenzione
I rapporti, prodotti annualmente da ARPAV e frutto della collaborazione con la Regione del Veneto e le Aziende sanitarie locali, espongono sinteticamente le informazioni provenienti dalle dichiarazioni annuali di vendita dei prodotti fitosanitari. L’elaborazione dei dati raccolti consente di evidenziare le variazioni dei quantitativi di fitosanitari venduti, rispetto agli anni precedenti, dettagliando la descrizione rispetto alla distribuzione sul territorio, con le classi di impiego e con quelle di pericolosità, sia in riferimento al prodotto commerciale che alla sostanza attiva contenuta.
L’ultimo rapporto, i cui dati si riferiscono alle vendite dell’anno 2016, evidenzia, rispetto all’anno precedente, un aumento della vendita di fungicidi e una diminuzione, più significativa, della vendita di erbicidi e di insetticidi.
nella tabella 4, indicano il prodotto più venduto TIOVIT JET classificato “nc” in realtà lo zolfo ha la frase di pericolo H315, correttamente indicata nella scheda di sicurezza del produttore, ma non riportata nell’etichetta gestita dal Ministero della Salute Ufficio VII. Di questi svarioni ce ne sono molti e purtroppo non vengono analizzati dall’ARPAV, che crea così dati inesatti sulle classi di pericolo dei prodotti fitosanitari venduti. Gli errori del ministero della salute, non c’è obbligo di accettarli, ma vanno corretti.
Gentile utente, la redazione del rapporto sui dati di vendita di fitosanitari nel Veneto, prodotta da ARPAV, si basa su due fonti informative: la prima è rappresentata dalle vendite di prodotti fitosanitari, come dichiarate annualmente dai Rivenditori autorizzati che operano nel territorio veneto, la seconda è la banca dati del Ministero della Salute che contiene, per ogni agrofarmaco, la descrizione di dettaglio su aspetti amministrativi, ad esempio la data di scadenza dell’autorizzazione all’immissione in commercio, e su aspetti chimico-fisici, come ad esempio la sostanza attiva contenuta nel prodotto.
A questi elementi si è aggiunta, di recente, la disponibilità dell’etichetta del formulato commerciale, nella quale viene riportata, tra l’altro, la classe di pericolo assegnata al prodotto a seguito della valutazione, da parte del Ministero della Salute, della documentazione presentata dal richiedente l’autorizzazione alla commercializzazione. Ad oggi, dunque, le analisi e le valutazioni prodotte da ARPAV vengono riferite a quanto pubblicato dal Ministero della Salute, non avendo motivo per considerare tali autorizzazioni non conformi alla legislazione vigente.
Molto interessante! Informazioni che si auspica possano preludere a ulteriori approfondimenti; ad una prima lettura qualche perplessità residua in merito all’accentuazione di variazioni tra annualità, la cui lettura non sembra facile né banale, e relative possibili interpretazioni.