Il report “La qualità dell’aria in breve 2022” restituisce una prima fotografia della qualità dell’aria in Veneto nel 2022, ottenuta elaborando i dati degli strumenti automatici della rete Arpav. Il documento sarà integrato come di consueto dalla relazione regionale della qualità dell’aria.
Dai dati emerge che è stato rispettato per il terzo anno consecutivo, in tutte le stazioni di misura Arpav, il valore limite annuale del biossido di azoto, con concentrazioni medie tendenzialmente comparabili a quelle dell’ultimo biennio.
Anche i limiti annuali del particolato, sia PM10 che PM2.5, fissati rispettivamente a 40 e 25 microgrammi per metrocubo (µg/m3) risultano rispettati in tutte le stazioni.
Rimane ancora diffuso, in linea con quanto avviene in tutta la pianura padana, il superamento del valore limite giornaliero per il PM10, fissato a 50 µg/m3 da non sforare per più di 35 giorni l’anno. Nel 2022 tale limite è stato rispettato in 8 centraline su 38, in gran parte ubicate nella zona montana e pedemontana. Il numero medio di superamenti registrati è tendenzialmente di poco superiore a quelli del 2021, ma inferiore a quelli del 2020.
Infine per quanto concerne l’ozono, l’andamento ha risentito del caldo eccezionale dei mesi estivi. Per questo motivo il numero di superamenti della soglia di informazione è stato superiore a quello dei due anni precedenti, con un massimo durante il mese di luglio.