Approfondire la conoscenza delle proprietà degli inquinanti atmosferici e dei loro impatti sull’ambiente e sulla salute è uno dei compiti fondamentali di Arpae. Negli ultimi anni in Emilia-Romagna è emerso l’interesse a indagare nel dettaglio la frazione delle polveri con diametro inferiore a 2,5 μm (PM2.5), con l’obiettivo di studiare da cosa è composto quello che viene definito genericamente “particolato fine”. Ciò può permettere di capirne meglio gli effetti sulla salute e sull’ambiente e la provenienza dalle diverse sorgenti, a supporto delle politiche per la salute e tutela dell’ambiente.
Il report “Specie chimiche nel particolato (PM2.5) in atmosfera” riassume brevemente misure non convenzionali effettuate nel semestre invernale 2017-2018 (1 ottobre 2017-31 marzo 2018) e fornisce indicazioni sulla composizione del PM2.5, in particolare dei suoi principali costituenti: carbonio organico ed elementare, ammonio, nitrato, solfato e levoglucosano. Quest’ultimo, pur non avendo una grande importanza in termini di massa, risulta estremamente interessante per la sua proprietà di essere un tracciante della combustione della legna. Altri articoli su Qualità dell’aria