Macrobenthos e specie aliene, se ne parla in un corso di formazione

Un corso di formazione rivolto a chi si occupa del monitoraggio di macrobenthos nelle acque interne superficiali. E’ quello che Marco Bodon, biologo, ex Dirigente Arpal con una riconosciuta e vasta esperienza nel settore e Sara Costa del settore acque di Arpal terranno il prossimo 12 febbraio (con replica il 19 febbraio) nella sede centrale dell’Agenzia in via Bombrini a Genova. Il corso sarà rivolto al personale del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (Snpa) che si occupa del monitoraggio di macrobenthos, al personale Arpal che svolge attività di monitoraggio biologico sulle acque interne e al personale OLPA (Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente) che svolge, per conto di Arpal attività di monitoraggio biologico sulla rete regionale dei corpi idrici superficiali.

Il corso, gratuito e della durata di otto ore, sarà tenuto da Marco Bodon, biologo, ex Dirigente in Agenzia, con una riconosciuta e vasta esperienza nel settore delle acque superficiali interne, coadiuvato da Sara Costa del settore acque di Arpal. Il programma prevede, al mattino la parte teorica, alla quale potranno partecipare in qualità di uditore, anche gli interessati non facenti parte degli enti direttamente coinvolti nelle attività di monitoraggio, e al pomeriggio le esercitazioni pratiche. Al corso risulta già iscritto personale di altre Arpal (tra cui Veneto e Lombardi); restano a disposizione una ventina di posti per entrambe le sessioni.

Il macrobenthos (o macroinvertebrati) è la comunità animale che vive sul fondo dei corsi d’acqua e comprende organismi invertebrati di dimensioni superiori al millimetro di lunghezza. Fanno parte di questa categoria, ad esempio, crostacei e oligocheti, ma la stragrande maggioranza degli organismi che si possono trovare nei nostri corsi d’acqua è costituita da insetti, appartenenti a differenti ordini, che trascorrono la vita larvale nell’ambiente acquatico.

Il campionamento avviene con la metodica multihabitat-proporzionale. Vengono cioè individuati i diversi microambienti rappresentativi del tratto fluviale in esame (massi, ciottoli, ghiaia, sabbia, etc.), calcolata la percentuale della superficie che occupa ciascuno di essi, e campionati proporzionalmente in base alla percentuale di presenza.

Il servizio dal canale You Tube di Arpa Liguria.

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