Nate all’interno del parco di Rimigliano nel Comune di San Vincenzo (LI) alcune decine di tartarughine Caretta caretta. Il nido era monitorato dal 10 giugno scorso, quando un fruitore della spiaggia ha rilevato le tracce della nidificazione sulla spiaggia. Negli stessi giorni individuato un nido a Rosignano Marittimo.
All’interno del parco di Rimigliano nel Comune di San Vincenzo, a poche centinaia di metri dalla Green Beach la spiaggia ecocompatibile inaugurata lo scorso 14 luglio 2018, una tartaruga marina della specie Caretta caretta ha nidificato ed ha deposto le uova in un luogo di elevato pregio naturalistico.
Il nido della tartaruga è monitorato durante le ore diurne dal 10 giugno scorso quando un fruitore della spiaggia ha rilevato le tracce della nidificazione sulla spiaggia ed ha avvisato subito i volontari del WWF di Livorno; essendo ormai trascorse sei settimane da quell’evento, sabato 21 luglio 2018 è iniziato il presidio del nido 24h su 24.
Per definire al meglio le linee di intervento per gestire questo straodinario evento che conferma la Toscana sito di nidificazione per questa specie collocandosi, al momento, come limite più settentrionale di riproduzione per l’intero Mediterraneo, lunedì 23 luglio i volontari del WWF ed i rappresentanti dell’associazione TartAmare si sono riuniti presso la torre di san Vincenzo per il primo degli incontri di fomazione tenuto da ARPAT e Università di Siena per conto dell’ Osservatorio Toscano per la Biodiversità.
ARPAT e Regione Toscana hanno predisposto le istruzioni tecniche operative per la gestione del nido e della schiusa; la Capitaneria di Porto ha garantito un passaggio periodico del proprio personale nei pressi del nido e durante la schiusa presidierà le azioni di coordinamento insieme ad OTB.
Durante il momento di formazione Cecilia Mancusi di ARPAT, Letizia Marsili dell’Università di Siena e Luana Papetti di Tartamare hanno illustrato le attività svolte lo scorso anno in occasione della nidificazione di Marina di Campo, all’Isola d’Elba (con la nascita di 103 tartarughe), cercando di formare i volontari per prepararli a quello che sarbbe successo e alle basilari norme di comportamento secondo un protocollo di lavoro che riguarda principalmente tre punti:
- inizio del presidio h24 e l’allestimento del recinto completo (attività iniziata proprio in questi giorni);
- monitoraggio continuo del sito di nidificazione per accorgersi del momento esatto in cui si forma un avvallamento sulla superficie della sabbia; da questo momento, entro 24h, ci sarà la prima fuoriuscita dei primi tartarughini che si potrà protrarre per 3-5 giorni;
- ispezione finale del nido e catalogazione del suo contenuto (trascorsi 3-4 giorni dopo l’emersione dell’ultimo tartarughino dalla sabbia).
La gestione dei volontari e dei turni di sorveglianza diurna e notturna del nido è stata affidata al WWF che ha operato in stretto collegamento con i rappresentanti dell’OTB e con l’associazione TartAmare, nonché con i rappresentanti del Comune di san Vincenzo, della Capitaneria di Porto e dei Carabinieri Forestale.
I volontari si sono organizzati in turni di 6 ore, alternandosi per un’osservazione continua del nido, fino all’evento di schiusa delle uova di tartaruga marina che era previsto per i primi giorni del mese di agosto, ma è iniziato nella notte fra sabato 28 e domenica 29 luglio, quando le prime 45 tartarughine sono uscite dal nido ed hanno raggiunto il mare. Altre 5 sono uscite nella notte fra lunedì e martedì ed una nella notte fra martedì e mercoledì. Il monitoraggio continua.
Fra venerdì 3 e sabato 4 luglio, dopo 7 giorni dalla prima emersione dalla sabbia, Il nido di tartaruga marina Caretta caretta di Rimigliano, nel comune di San Vincenzo (LI), è stato scavato, in stretta collaborazione tra i tecnici di Arpat, Università di Siena, associazione Tartamare e WWF, con la supervisione dell’ coordinatore di OTB, alla presenza di numerosi volontari che si erano alternati in maniera continua nella sorveglianza e presidio del nido.
Nel video sopra l’apertura del nido.
Negli stessi giorni è stato individuato un altro nido a Rosignano Marittimo.
Bene.
Troppo bello; ne ho viste nascere tante a Linosa, è sempre un evento emozionante… purtroppo ne sopravviveranno ben poche, appena nate sono tenere come biscottini e molto predate dai nemici marini.