Dopo il primo l’articolo pubblicato su “Electronics” (se ne era parlato qui), l’ARPA Lazio e l’università di Cassino hanno portato avanti i loro studi sperimentali sulla misurazione dei campi elettromagnetici generati da tecnologia 5G e il nuovo sviluppo dello studio è raccontato in un articolo scientifico (in inglese) recentemente pubblicato su “Environments” e disponibile a questo indirizzo.
Lo scopo dello studio è la definizione di una procedura di estrapolazione efficace per la stima della massima intensità di campo elettromagnetico che un impianto di telecomunicazione operante in tecnologia 5G può produrre in un determinato punto di misura. La formula proposta è stata validata attraverso misure effettuate su segnali 5G prodotti in laboratorio, in condizioni controllate e perfettamente riproducibili. Gli incoraggianti risultati ottenuti rappresentano il primo passo verso la definizione di una modalità univoca ed affidabile per la valutazione dell’esposizione della popolazione ai CEM prodotti da stazioni radio base 5G, caratterizzati dall’utilizzo di sistemi Massive MIMO e da tecniche trasmissive di beamforming.