Gli incendi in Calabria, appiccati spesso da criminali, sono una criticità non solo per la devastazione del patrimonio naturale ma anche incidendo su ordine pubblico, protezione civile, emergenze sanitarie, criticità ambientali.
L’estate è alle porte ed anche una delle principali emergenze, che caratterizzano questa stagione, sta per conquistare la prima pagina dei media: gli incendi.
E’ per questo motivo che diventa sempre più necessario procedere ad un allertamento delle popolazioni in tempi ragionevolmente brevi, affinché siano messe in sicurezza ed anche per prevenire la propagazione incontrollata delle fiamme.
A questa finalità tende il servizio che il Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal ogni anno attiva con l’approssimarsi dell’estate, inviando un bollettino di suscettività all’innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi su tutto il territorio regionale ed individuando per ogni area di allertamento, di cui alla nuova direttiva sul sistema di allertamento regionale, tre livelli di pericolosità: bassa, media e alta.
Anche quest’anno, come in passato, i rappresentanti dell’Arpacal hanno contribuito, insieme alle altre autorità regionali e statali di cui alla L. 353/2000 (Legge-quadro in materia di incendi boschivi) ed alla Legge Regionale n. 51 del 2017 attuativa della normativa nazionale, partecipando alle varie riunioni ed incontri tecnici, alla redazione del Piano predisposto dal Dipartimento Presidenza della Regione – Unità Operativa Autonoma “Politiche della montagna, foreste e forestazione, difesa del suolo”, ed approvato dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 171 del 9 maggio scorso.
Il Centro Funzionale dell’Arpacal, quindi, attraverso il Bollettino quotidiano fornisce indicazioni utili agli enti coinvolti nella gestione degli incendi boschivi nonché alle autorità locali di protezione civile.
Le previsioni sono predisposte non solo sulla base delle condizioni meteo climatiche, ma anche sulla base della vegetazione, dello stato fisico e di uso del suolo, nonché della morfologia e dell’organizzazione del territorio.
Il bollettino si limita a una previsione sulle aree di allerta, stimando il valore medio della suscettività all’innesco su un arco temporale utile per le successive 24 ore e in tendenza per le successive 48
Per come previsto dalle disposizioni normative ed attuative regionali e, più in generale, dalla citata Legge-quadro, il Centro Funzionale emette giornalmente un bollettino previsionale di individuazione della suscettività all’innesco degli incendi boschivi.
Il Bollettino, redatto dal funzionario responsabile di turno del Centro Funzionale, viene emesso, di norma, entro le ore 12 di ogni giorno, festivi inclusi, individuando la pericolosità relativa alla suscettività all’innesco per le zone di allertamento regionale
I livelli di pericolosità individuati nel bollettino sono: pericolosità bassa se l’evento può essere fronteggiato con i soli mezzi ordinari e senza particolare dispiegamento di forze; pericolosità media quando l’evento deve essere fronteggiato con una rapida ed efficiente risposta del sistema di lotta attiva;
pericolosità alta nei casi in cui l’evento può raggiungere dimensioni tali da richiedere quasi certamente il concorso della flotta aerea statale.
I livelli di pericolosità sono individuati mediante il supporto dei modelli previsionali a disposizione del Centro Funzionale con particolare riferimento al sistema Dewetra in dotazione alla rete dei Centri Funzionali. Tali modelli tengono conto delle più recenti uscite previsionali per quanto riguarda i parametri meteoclimatici, nonché delle caratteristiche territoriali in termini di uso del suolo, stagionalità della vegetazione e grado di umidità dei terreni e della vegetazione stessa.
Il Bollettino fornisce un aggiornamento dei livelli previsti per il giorno in corso e una previsione per il giorno seguente; oltre alla parte descrittiva, è composto da una mappatura geografica a colori in cui le campiture assumeranno il colore rosso per la pericolosità alta, giallo per la pericolosità media e verde per la pericolosità bassa.