Proseguono le attività dei tecnici di Arpa Lombardia a Mortara in provincia di Pavia dove, nelle prime ore del 6 settembre, si è sviluppato un imponente incendio all’interno della ditta Eredi Bertè, che tratta rifiuti pericolosi e non pericolosi. Gli odori generati dalla combustione hanno interessato anche l’area di Novara e le province di Vercelli e Alessandria richiedendo l’intervento anche dei tecnici di Arpa Piemonte.
Nella mattinata del 7 settembre è stato prelevato il campione ad alto volume installato oggi per determinare la presenza di microinquinanti. Per le diossine i risultati delle analisi saranno disponibili entro 72 ore dalla consegna al laboratorio Arpa.
Dagli ultimi aggiornamenti sui dati relativi agli inquinanti convenzionali monitorati dalle stazioni della qualità dell’aria di Mortara, Parona e Vigevano, che misurano biossidi di zolfo, ossidi di azoto, Pm10, non si evidenziano anomalie riconducibili all’incendio in corso. Gli andamenti delle concentrazioni degli inquinanti osservati rientrano infatti nella tipica variabilità stagionale. Tutti i valori assoluti sono ben al di sotto dei rispettivi limiti di legge.
La ditta Eredi Bertè è una nuova AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) ed è stata inserita nella programmazione dei controlli a far data dal 2016 (in precedenza il controllo era in carico alla Provincia).
Il 6 settembre era previsto l’avvio della visita ispettiva ordinaria 2017 secondo la programmazione dei controlli fatta dalla Regione Lombardia ed effettuata sulla base dei criteri stabiliti dal Dlgs 152/06, che considerano la tipologia di attività e delle emissioni potenziali e reali, il contesto territoriale in cui si trova l’azienda e la gestione dell’impianto nel corso del tempo. Come stabilito dalla norma, le comunicazioni di avvio dell’attività ispettiva vengono solitamente inviate – senza concordare preliminarmente con l’azienda la data di inizio – oltre che alla ditta, anche alla Provincia, al Comune e all’ATS (più eventuali altri Enti se necessario).
______________________________
Aggiornamento del 9 settembre
Sono 0.50 per il primo campionatore e 0.44 per il secondo i picogrammi equivalenti per metro cubo (pgTeq/m3) i livelli di concentrazione in aria di diossine e furani (PCCD-DF). La concentrazione di benzoapirene è inferiore a 0.33 e 0.66 ng/m3.
Questi i risultati delle misurazioni effettuate da Arpa Lombardia attraverso i primi due campionatori ad alto volume, installati durante le fasi inziali dell’incendio divampato il 5 settembre scorso all’interno della ditta Eredi Bertè a Mortara.
Il campione di via Bossi Gregotti copre la fascia temporale che va da mezzogiorno del 6 settembre alle 11 del 7 settembre, mentre quello di via Andrea De Contiano va dalla mezzanotte del 6 al mezzogiorno del 7.
Le concentrazioni di PCDD-DF sono lievemente superiori al valore di 0.3 pgTEQ/m3 per esposizioni prolungate nel tempo, oltre il quale l’OMS suggerisce di indagare la presenza di sorgenti da porre sotto controllo.
“I valori rilevati sono in linea con le attese e comunque più bassi di quanto già rilevato, anche recentemente, in incendi analoghi. – spiega Bruno Simini, presidente dell’Agenzia – Inoltre, con lo spegnimento dell’incendio e grazie alle condizioni meteo favorevoli previste per i prossimi giorni, è presumibile il totale abbattimento delle emissioni.”
Per quanto riguarda gli idrocarburi aromatici policiclici (IPA), la normativa prevede un limite sulla concentrazione media annuale, pari a 1 ng/m3, per il solo benzo(a)pirene, (B(a)P).
Nelle valutazioni che seguiranno, a carico delle Autorità sanitarie competenti, peraltro già informate, verrà di conseguenza tenuto conto anche della durata limitata del tempo dell’esposizione, dato che i riferimenti scientifici e normativi considerano che il rischio, per questi inquinanti, è di tipo cumulativo.
Anche la misura e valutazione dell’eventuale impatto degli inquinanti su matrici alimentari, verranno svolte, se ritenuto necessario, dalle Autorità Sanitarie.
I tecnici di Arpa sono stati presenti sul luogo senza soluzione di continuità, garantendo il presidio della matrice ambientale.
Intanto, continua il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso la verifica degli inquinanti convenzionali rilevati dalle stazioni fisse di Mortara, Vigevano e Parona, che mostrano andamenti tipici della variabilità stagionale con valori assoluti ben al di sotto dei rispettivi limiti di legge.
Riguardo ai microinquinanti, nei prossimi giorni verranno comunicati i dati rilevati dai due campionatori ad alto volume posizionati a Mortara e da quello in piazza Libertà a Olevano Lomellina, che restano attivi.
Da stasera, 9 settembre, è prevista pioggia con rinforzo dei venti che favoriranno la dispersione degli inquinanti.
________________________________
Aggiornamento del 13 settembre
L’incendio è spento. Proseguono le verifiche di Arpa Lombardia sulla qualità dell’aria, sia riguardo agli inquinanti convenzionali registrati dalle tre centraline fisse della zona interessata, sia attraverso i tre campionatori ad alto volume installati dalle prime fasi dell’emergenza a Mortara e Olevano Lomellina. dalle analisi dei campioni prelevati nella 3 giornata i valori di PCDD-DF e IPA sono rientrati sotto la soglia di riferimento OMS. I tecnici rimangono operativi e nei prossimi giorni procederanno ai campionamenti conoscitivi sui terreni per gli aspetti ambientali.
_________________________________
Odori nel territorio piemontese, 8 settembre 2017
Le prime valutazioni analitiche condotte da Arpa Piemonte sulle diossine, 13 settembre 2017
Si interviene quando i buoi sono evasi, le ARPA, depositarie di un patrimonio di esperienze e conoscenze scientifiche e procedimentali complesse in campo ambientale, debbono organizzarsi per produrre più prevenzione ambientale primaria, ovvero di primo livello, distinte da quelle di secondo livello, ovvero programmate e/o a scadenza prestabilita a chiamata in occasione di incidenti ecc. –
Sono un ex dirigente chimico di ARPAV, in pensione.
Prendo spunto dall’articolo sull’incendio presso la ditta Eredi Bertè per chiedere se a nessuno viene in mente che questi incendi presso ditte di trattamento rifiuti, che aumentano in modo esponenziale, possano essere dolosi. E’ un ingegnoso sistema per smaltire tonnellate di rifiuti a spese (in termini di costi+salute) della collettività facendo utili stratosferici.
Mai ho visto nei mass media fare almeno un accenno a questa ovvia eventualità.