La verifica della presenza di amianto nell’ambiente, in particolare in forma di fibre libere, è azione di interesse strategico per le Agenzie ambientali, anche a supporto degli aspetti sanitari correlati. L’amianto è, infatti, un cancerogeno certo per l’uomo: le sue fibre hanno un’elevata bio-persistenza e, se respirate, possono generare tumori, tipicamente il mesotelioma pleurico.
Arpa Lombardia effettua analisi per la rilevazione della presenza di amianto attraverso il proprio Centro di microscopia elettronica (CME), che opera nell’ambito del Settore laboratori ed è accreditato dal 2009 – norma ISO 17025 – per numerose metodiche analitiche. Nel 2016 il CME – la cui attività è iniziata ufficialmente nel 1994 – è stato individuato da Regione Lombardia quale Laboratorio di riferimento regionale, in attuazione dell’Accordo Stato Regioni CSR 80/2015.
Il Centro dispone di una dotazione strumentale di eccellenza, tra cui: 2 microscopi elettronici a scansione (SEM-EDS), 2 microscopi ottici con contrasto di fase (MOCF), 2 microscopi ottici stereo (MO stereo), 1 diffrattometro XRD e 1 spettrometro infrarosso a trasformata di Fourier FTIR.
La gestione del CME è affidata a un dirigente fisico specializzato in materia, che si avvale della collaborazione di due periti elettronici e di un perito chimico. Mediamente, il team svolge attività analitica su circa 1500 campioni/anno, di matrici diverse: aria, acqua, suolo rifiuto e tessuto biologico.
Oltre alla classica attività di analisi quantitativa per amianto nel terreno e nei rifiuti in matrice sciolta e agli accertamenti su materiale da costruzione ai sensi della legge 152/92, il CME si distingue per azioni significative e altamente specialistiche tra le quali:
- l’analisi in tema di monitoraggio delle fibre di amianto aerodisperse (da ricordare il caso del sito di interesse nazionale di Broni (PV), in attuazione del Piano regionale amianto della Lombardia)
- la verifica di presenza di amianto nelle attività di estrazione che coinvolgono le Pietre Verdi
- la verifica dei campioni relativi alla contaminazione e restituibilità degli ambienti confinati, quali scuole e pubblici edifici, a supporto delle ATS-Aziende di Tutela della Salute)
- la caratterizzazione delle FAV-Fibre Artificiali Vetrose (Circ. Min. 4/2000)
- l’analisi della concentrazione di fibre di amianto e corpuscoli dell’asbesto in tessuto polmonare umano, a supporto della Magistratura e degli Enti sanitari, tema per il quale il CME di ARPA Lombardia è ormai di riferimento a livello nazionale
Il Centro partecipa inoltre attivamente ai tavoli nazionali con Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute per la definizione delle linee guida e delle metodiche di riferimento in tema di amianto (vedi rapporto ISTISAN 17/12) e collabora in ambito di monitoraggio ambientale, con l’utilizzo della strumentazione disponibile per l’osservazione delle diatomee.
a cura di Pierluisa dellavedova e Anna Benedetta Somigliana – Arpa Lombardia