Analogamente alle altre agenzie regionali, anche la Liguria ha effettuato un percorso di riorganizzazione che ha portato al laboratorio multisede di livello regionale. Una struttura che evita doppioni e permette di valorizzare anche a livello di Snpa le proprie eccellenze.
Da quattro laboratori provinciali a un’unica struttura regionale multisede. La costante riduzione dei tecnici e l’esigenza di contenere i costi di strumentazioni all’avanguardia, e per questo non propriamente economiche, hanno obbligato ad effettuare, negli ultimi anni, scelte precise.
Arpa Liguria è passata così da sedi dipartimentali con attività analitiche talvolta ridondanti, a un unico laboratorio regionale con più sedi suddiviso in specialità. Il tutto accompagnato dalla certificazione UNI CEI EN ISO/IEC 17025 “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura”, confermata ed estesa periodicamente da Accredia, e dall’introduzione di un nuovo software di gestione delle attività laboratoristiche – Alims, il lims di Arpal – che dal gennaio 2015 ha letteralmente rivoluzionato il modo di gestire i campioni e le frazioni analitiche.
Oltre 26.000 i campioni accettati fino a questo punto del 2017, con 142.000 parametri analizzati e referti già emessi nell’86% dei casi, come si vede nel grafico successivo:
Attualmente il Laboratorio regionale è diretto dal responsabile della struttura genovese, che coordina il lavoro di altri sette dirigenti e di alcune decine di tecnici anche a Imperia, Savona e La Spezia.
Le attività specialistiche delocalizzate su una unica sede, o in qualche caso ancora su due, riguardano i controlli per la radioattività, la determinazione dell’amianto in suoli, terre e rocce, manufatti e fibre aerodisperse, la determinazione di diossine/ F e Pcbdl e Pcb congeneri nelle matrici ambientali e negli alimenti, la determinazione di Pfoa/Pfas appena introdotta per quanto riguarda il monitoraggio delle acque, l’analisi dei metalli in tutte le matrici ambientali e negli alimenti, l’analisi dei composti organici volatili e degli idrocarburi nonché dei gas interstiziali, la determinazione delle micotossine dei pesticidi negli alimenti, i controlli sui Moca, i materiali a contatto con gli alimenti; in ambito Reach, il regolamento europeo adottato per migliorare la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente dai rischi delle sostanze chimiche, la determinazione del cromo VI nel cemento, la presenza di nichel nei prodotti di bigiotteria, la ricerca di cloroformio, toluene, benzene nelle colle, la ricerca del benzene e toluene negli incensi.
Si tratta di una professionalità costantemente confrontata con la partecipazione a diversi circuiti interlaboratorio con i migliori centri italiani ed europei; motivo d’orgoglio, l’essere stati selezionati per la validazione di un nuovo multimetodo per le micotossine.
Le priorità di potenziamento riguardano i poli amianto, diossine e pesticidi, e la riorganizzazione delle attività continuerà con la ulteriore suddivisione secondo linee analitiche omogenee uniche per sede.