Già da alcuni anni l’attività del Laboratorio di Arpa FVG è conforme allo spirito della Legge 132/2016, legge che istituisce il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). L’articolo 12, infatti, cita che “Il Sistema nazionale organizza i propri laboratori che si occupano di analisi ambientali in una rete nazionale di laboratori accreditati”.
L’applicazione della nuova normativa ha comportato un forte impegno in due direzioni: da un lato la piena disponibilità a collaborare con le altre Agenzie Regionali e Provinciali appartenenti al SNPA, dall’altro l’accreditamento di un crescente numero di prove analitiche, in conformità a quanto richiesto dalla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2005.
Prime applicazioni: il monitoraggio della Watch List, un’esperienza pilota per l’organizzazione dei laboratori in una rete nazionale
Il Laboratorio di Arpa FVG, in sinergia a quello di Arpa Lombardia, è stato protagonista di un’esperienza pilota che ha permesso di pianificare ed effettuare il piano di monitoraggio nazionale delle sostanze presenti nella Watch List (Decisione di esecuzione (UE) 2015/405), utilizzando un modello a rete. Le due strutture hanno messo a disposizione del SNPA la loro capacità analitica, implementando le metodiche per la ricerca dei contaminanti della lista di controllo e verificandone l’affidabilità mediante un’intercalibrazione reciproca. Il tutto ha portato alla stesura di metodi analitici, approvati da ISPRA, idonei alla ricerca degli inquinanti appartenenti alla lista di controllo; metodi particolarmente difficoltosi visti i bassi limiti di rilevabilità richiesti dalla normativa stessa. I due Laboratori hanno analizzato i campioni prelevati dalle Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell’Ambiente nell’ambito del piano di monitoraggio, sempre organizzato e coordinato da ISPRA. L’attività è cominciata nel 2016 e prosegue tutt’oggi.
Questa esperienza ha dimostrato la fattibilità operativa della gestione delle analisi ambientali su scala nazionale con un modello a rete. Questa operatività è una scelta quasi obbligata, in un contesto dove il Sistema Nazionale deve rispondere a una crescente richiesta di monitoraggio delle sostanze emergenti, analiti non tradizionali la cui ricerca nelle matrici ambientali richiede l’uso delle più moderne tecnologie e di elevate professionalità. In un momento storico nel quale le risorse economiche costituiscono una criticità, la stessa legge 132/2016 recita che dalla sua attuazione “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanzia pubblica”, appare consequenziale che le attività laboratoristiche convergano nelle strutture meglio attrezzate ad affrontare la specifica richiesta analitica, come è accaduto nel caso della Watch List.
La sussidiarietà tra i laboratori è una risorsa per il SNPA
Il modello a rete può essere funzionale per fare fronte alle richieste di analisi che presentino natura di elevata complessità e specializzazione, non solo nell’ambito di un piano di monitoraggio pluriennale su scala nazionale, come nel caso della Watch List, ma anche in occasioni più estemporanee, nella logica della sussidiarietà tra le strutture. Significativo da questo punto di vista è stato l’aiuto fornito dal Laboratorio di Arpa FVG ad Arpal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure), per la quale sono state effettuate delle analisi, per le quali era richiesto l’accreditamento del metodo, per la ricerca del rame su campioni di basilico fresco e semilavorato di basilico genovese D.O.P., prelevati in Liguria dalla stessa Arpal. Il Laboratorio di Arpa FVG è infatti accreditato ai sensi della norma UNI EN ISO/IEC 17025:2005 per la determinazione del rame negli alimenti di origine vegetale. Sempre in quanto laboratorio accreditato per le analisi richieste, il Laboratorio di Arpa FVG vanta collaborazioni con Arpa Marche per la ricerca di tossine negli alimenti e, spingendosi oltre i confini nazionali, con la Sanità marittima di Cadice per la ricerca di sostanze fitosanitarie nel pepe e nelle spezie.
L’accreditamento: una scelta imprescindibile per il laboratori del SNPA
Nel contesto di una rete nazionale di laboratori accreditati è lecito aspettarsi che trovino maggiore spazio le strutture che siano già accreditate per le analisi richieste, in quanto capaci di fornire migliori garanzie sulla qualità e confrontabilità dei dati forniti. In questo modo è anche possibile valorizzare le specifiche competenze delle realtà presenti sul territorio nazionale, in una logica di scambio etico di prestazioni tra Agenzie ambientali.
Come struttura pubblica deputata al controllo ufficiale dei prodotti alimentari e riferimento per le analisi ambientali regionali e nazionali, il Laboratorio di Arpa FVG è consapevole dell’importanza dell’accreditamento come garanzia di qualità delle prestazioni analitiche erogate. Per assicurare i migliori servizi ai cittadini che finanziano il suo funzionamento, il Laboratorio di Arpa FVG si è quindi posta come obiettivo pluriennale la graduale estensione dell’accreditamento a tutte le analisi eseguite. Nell’ambito di questo percorso, primo e unico tra le strutture del Sistema Nazionale, ha ottenuto da qualche anno l’accreditamento flessibile per le matrici alimentari e nel 2016 lo ha esteso alle matrici ambientali. Questa modalità di accreditamento consente di estendere il campo di applicazione dei metodi già accreditati e di aggiungerne di nuovi, basati sulle stesse tecniche analitiche, incrementando la capacità del Laboratorio di rispondere rapidamente e con efficacia alle esigenze sempre più mutevoli e complesse dei monitoraggi ambientali e delle analisi alimentari.
La produzione di nuovi principi attivi da parte dell’industria, l’evoluzione delle conoscenze scientifiche sulla loro tossicità e comportamento nell’ambiente, il continuo cambiamento della normativa di riferimento rende infatti necessaria per i laboratori del SNPA una crescente flessibilità operativa per affrontare le sfide poste dal monitoraggio dei contaminanti emergenti. Solo per citare due problematiche che hanno recentemente suscitato l’attenzione dei media, il Laboratorio di Arpa FVG si è già accreditato per la ricerca degli acidi perfluoroalchilici (PFAS), e a breve acquisirà strumentazione di ultima generazione per la determinazione del Glifosate, sostanza che pone particolari criticità analitiche. Rimanere una realtà all’avanguardia nell’ambito del SNPA, per rispondere con efficacia alle crescenti richieste di informazioni sullo stato dell’ambiente e di salvaguardia della salute da parte dei cittadini, richiede uno sforzo continuo da parte del personale impegnato e l’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate.