La determinazione sperimentale della qualità e stabilità dei rifiuti urbani è alla base di una corretta politica di smaltimento.
La legge stabilisce infatti che i rifiuti urbani possono essere collocati in discarica solo dopo un trattamento di almeno 15 giorni. La così detta “biostabilizzazione” consiste nel ridurre i quantitativi di sostanza organica biodegradabile, evitando così quelle sostanze che producono emissioni di biogas e limitando il carico inquinante del percolato.
Oltre all’obbligo di trattamento per la frazione organica da abbancare in discarica, vengono forniti limiti di riferimento che devono tendere ad un “corposo abbattimento”.
La Regione Siciliana con una Ordinanza definisce che il requisito è soddisfatto quando vi è una accertata riduzione dell’Indice Respirometrico Dinamico Potenziale pari al 60%.
Il laboratorio di Arpa Sicilia di Siracusa si è dotato di recente di un Respirometro Dinamico, lo strumento analitico per la determinazione della stabilità biologica mediante la misura dell’Indice Respirometrico Dinamico (I.R.D.P.) in conformità con la normativa UNI 11184:2016, cioè attraverso la misura del consumo orario di ossigeno necessario all’ossidazione biochimica dei composti facilmente biodegradabili contenuti in una matrice organica.
L’analisi viene effettuata ponendo il campione all’interno di un reattore in cui viene mantenuta una condizione di insufflazione forzata di aria. Tale situazione riproduce in laboratorio le condizioni che si verificano nella realtà impiantistica di trattamento delle biomasse (compost, RSU, ecc.).
Nella relazione qui sotto è possibile consultare i primi risultati ottenuti dall’utilizzo di questo strumento e le problematiche sulla convalida del metodo.
A cura SG2 Formazione Informazione e Comunicazione – Arpa Sicilia