Alte le percentuali di consumo di suolo nelle grandi città italiane. Su 119 comuni analizzati, 85 risultano caratterizzati da frane. I dati del Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano di Ispra edizione 2017.
Il capitolo 2 del Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano descrive la situazione del consumo di suolo e del dissesto nei capoluoghi di provincia italiani nel 2016.
Le più alte percentuali di suolo consumato rispetto alla superficie territoriale si raggiungono, al 2016, a Torino 65,7%, Napoli 62,5%, Milano 57,3% e Pescara 51,1%. Tra il 2012 e il 2016 e’ la città di Roma, con oltre 13 milioni di euro all’anno a sostenere i costi massimi più alti in termini di perdita di servizi ecosistemici, seguita da Milano con oltre 4 milioni di euro all’anno.
Su 119 comuni analizzati dal rapporto, 85 risultano caratterizzati da frane, mentre 34 ricadono prevalentemente in aree di pianura. Complessivamente sono state censite 23.729 frane con una densità media sul territorio dei 119 comuni di
1,12 frane per km2 (sia frane attive che non) . Alcuni comuni ne hanno più di 9 per km2 (Lecco, La Spezia, Lucca, Cosenza e Sondrio), mentre 14 presentano una densità compresa tra 3 e 9 frane (Pistoia, Torino, Vibo Valentia, Livorno, Ancona, Genova, Bologna, Bolzano, Fermo, Perugia, Catanzaro, Pesaro, Campobasso e Massa).
Dal 1999 al 2016, nei comuni in esame sono in atto 384 interventi urgenti per la difesa del suolo già finanziati, per un ammontare complessivo delle risorse stanziate di circa 1 miliardo e 476 milioni di euro. Le città che hanno ricevuto i maggiori contributi statali per la messa in sicurezza e la riduzione del rischio idrogeologico sono in assoluto Genova (354,52 Mln), Milano (171,06 Mln) e Firenze (106,18 Mln), mentre, tra i comuni che hanno il maggior numero di interventi finanziati spiccano il comune di Lucca con 21 interventi, seguito da Vibo Valentia (15), Terni (13), Genova e Messina con 12 interventi e dalle città di Milano, Firenze e Roma con 10. Le città che con il maggior numero di
interventi già conclusi è Lucca con 21 interventi, seguita dai comuni di Terni (13) e Messina (12).
Sul sito dell’Ispra la versione integrale del Rapporto qualità ambiente urbano.
Tutti i dati sono raccolti in un portale “aree urbane”in formato open.