Scarso il verde pubblico in città, 96 dei 119 comuni analizzati presentano valori inferiori al 5% della superficie comunale. I dati del Rapporto qualità dell’ambiente urbano di Ispra edizione 2017.
Il capitolo 3 del Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano descrive la situazione delle infrastrutture verdi nei capoluoghi di provincia italiani al 2016, compresi i 3 nuovi comuni inclusi per la prima volta nel Rapporto.
Le elaborazioni Ispra su dati Istat confermano le analisi degli anni precedenti sull’incidenza di verde pubblico nelle grandi città italiane, analisi dalle quali emergeva una sostanziale scarsità delle percentuali di verde pubblico sulla superficie comunale. Solo in 11 aree urbane, prevalentemente del Nord la percentuale di verde pubblico raggiunge valori superiori al 10%; i più alti si riscontrano nei comuni dell’arco alpino, in particolare a Sondrio (33%) e a Trento (29,7%). La scarsa presenza di verde si riflette ovviamente sulla disponibilità pro capite, compresa fra i 10 e i 30 m2/ab nella metà dei comuni (compresa Guidonia Montecelio). A Giugliano in Campania, invece, si registra il valore minimo (2,2 m2/ab). In linea generale, le aree urbane “più verdi” sono quelle con una significativa presenza di aree protette: Messina, Venezia, Cagliari e L’Aquila. Diminuiscono le aree agricole, altro importante tassello dell’infrastruttura verde comunale: il trend della superficie agricola utilizzata negli ultimi 30 anni è negativo in ben 100 dei 119 comuni indagati, con valori percentuali compresi tra il -1,4% di Viterbo e il -83,7% di Cagliari.
Novità di questa edizione sono le elaborazioni fatte da Ispra sulla base delle immagini satellitari forniti dal programma Copernicus per stimare le coperture e varietà di infrastrutture verdi totali (pubbliche e private) presenti nei territori dei 119 Comuni esaminati. In questo caso i comuni analizzati mostrano in generale buone coperture con solo 14 città che hanno meno del 50% di aree verdi sulla superficie comunale, e 13 città con percentuali superiori al 90%: tra le quali 5 Comuni della Sardegna (Tempio Pausania, Nuoro, Sanluri, Villacidro e Iglesias), oltre a Viterbo. L’analisi mostra inoltre un patrimonio di infrastrutture verdi eterogeneo e, in generale, le classi di verde che contribuiscono di più sono rappresentate dalle “Latifoglie” e da “Altre aree vegetate”, che, rispettivamente, sono le classi più abbondanti in 41 e in 78 città. Questo dato da una parte evidenzia la presenza in molti Comuni di estese aree boscate, dall’altra rileva come tale patrimonio sia vario e come la presenza di aree agricole sia un elemento significativo delle infrastrutture verdi che caratterizza molti contesti urbani.
Sul sito dell’Ispra la versione integrale del Rapporto qualità ambiente urbano.