Si è svolto giovedì 14 ottobre a Earth Technology Expo l’incontro “Copernicus Relays e Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente”. (Qui la registrazione del convegno)
Moderato da Michele Munafò, responsabile del Servizio per il Sistema Informativo Nazionale Ambientale di Ispra, il convegno è stato introdotto da Erasmo D’Angelis della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, che ha ricordato come “L”osservazione della terra offra un’infinità di dati per poter operare a terra, la rete di controllo satellitare è straordinariamente efficace. In Italia abbiamo 620.000 delle 750.000 frane europee, perché la nostra è l’ultima terra a essere nata. Però noi abbiamo costruito male, in aree dove non avremmo dovuto”.
A seguire, il saluto del Presidente Snpa Stefano Laporta: “Nel momento più buio della pandemia abbiamo immaginato queste giornate come punto di ripartenza, riflettendo su cosa il paese ha fatto sul programma della Space economy e di Copernicus. Credo che in questo percorso sia molto importante non solo la dimensione tecnica, dove c’é un’evoluzione continua velocissima, ma anche il legame che unisce cittadini istituzioni e stakeholder pubblici e privati. É uno dei grandi valori di Copernicus, e la funzione dei relays é indispensabile per acquisire consapevolezza sul tema e contribuire alla diffusione presso altri soggetti. Favoriscono un approccio rispetto ai bisogni della collettività e delle utenze, promuovendo la sinergia fra pubblico e privato. In quest’ottica, il ruolo di Snpa è importante per il fatto di essere rete e per le relazioni giá instaurate sui singoli territori. Arriveranno prodotti operativi per la conoscenza di suolo e ambiente, ma anche per singole situazioni; e sarà centrale anche il tema della formazione. Queste giornate di Etexpo testimoniano il lavoro fatto e il grado di coinvolgimento dei protagonisti, e l’incontro odierno le attività Snpa già in essere, per affrontare in un contesto multirischio non cose che accadranno fra mesi o anni, ma che stanno già succedendo”.
Questo il commento a fine giornata del moderatore Michele Munafò: “Gli esempi illustrati nel corso dell’incontro hanno mostrato come negli ultimi anni le esperienze Snpa nell’utilizzo degli strumenti di osservazione della Terra hanno permesso di integrare sempre più efficacemente i dati del monitoraggio ambientale con le immagini satellitari e con i diversi prodotti Copernicus. Le potenzialità sono molto ampie e spaziano dal monitoraggio del territorio e del mare al supporto alle attività agricole, dall’osservazione dello stato della vegetazione e dei ghiacciai alla valutazione dei rischi naturali. Snpa è pronto per assicurare un quadro conoscitivo sempre più completo e affidabile sullo stato dell’ambiente e per supportare al meglio la sfida legata alla transizione ecologica, anche a livello locale”.
Questi alcuni degli interventi tematici:
L’UTILIZZO E IL MONITORAGGIO DELLA RISORSA IDRICA
- ARPAE Emila Romagna, Giulia Villani
Il servizio climatico iCOLT: previsione della domanda irrigua estiva in Emilia-Romagna
- LazioConnect, Valerio Caroselli
Innovazione in Agricoltura
GESTIONE DELL’AMBIENTE MARINO-COSTIERO (QUALITÀ DELLE ACQUE E ACQUACOLTURA)
- ARPA Liguria, Stefania Magrì
La torbidità del mare si vede meglio dallo spazio
- Bluefarm, Daniele Brigolin
Acquacoltura
IL MONITORAGGIO DI EVENTI NATURALI
- ARPA VdA, Umberto Morra di Celle
Osservazione remota delle risorse ambientali in area alpina
- TERN, Teodosio Lacava
Tecnologie satellitari per il monitoraggio dei rischi naturali e ambientali