Elevato lo standard delle opere fognarie e degli impianti di depurazione delle acque reflue in Provincia di Bolzano, grazie anche agli sforzi economici e progettuali degli anni passati. Previsti vari interventi di ristrutturazione, risanamento ed ampliamento per mantenere anche in futuro elevati standard di qualità. Importante anche il contributo del singolo, soprattutto tra le mura domestiche. Video su YouTube.
In Provincia di Bolzano la gestione delle acque reflue è all’avanguardia con un grado di allacciamento ai 50 impianti di depurazione pubblici pari al 98,1% di tutti gli abitanti equivalenti. Il grado di depurazione è molto elevato e i limiti di abbattimento imposti dalla normativa vigente per tutti i principali parametri indicatori del grado di inquinamento sono ampiamente rispettati. In futuro, altri 0,6% di abitanti equivalenti non ancora allacciati potranno essere collegati. Solo l’1,3% di abitanti equivalenti è considerato non allacciabile perché rientrante negli insediamenti sparsi. Tutti gli scarichi non allacciati e non allacciabili sono comunque trattati tramite sistemi individuali (fosse settiche) che soddisfano le esigenze minime di depurazione. Valori ottimali anche per quanto riguarda il consumo energetico riferito al funzionamento dei depuratori, che negli ultimi anni è in costante diminuzione. Oltre la metà di questa energia viene prodotta utilizzando il biogas derivante dagli impianti stessi o per mezzo di impianti fotovoltaici.
Impianti di depurazione centralizzati
La Provincia di Bolzano ha deciso di favorire la costruzione di impianti di depurazione centralizzati già con il Piano provinciale per la depurazione delle acque inquinate del 1981. “Il principio di centralizzazione“, spiega Robert Faes, direttore reggente dell’Ufficio tutela acque di Appa Bolzano, “è stato mantenuto anche nell’elaborazione del nuovo Piano di tutela delle acque che prevede la dismissione di alcuni impianti minori e l’allacciamento ad impianti di depurazione di maggiore capacità, come nel caso di Monticolo e Val d’Ega. Realizzando impianti di grandi dimensioni è possibile da un lato trattare in modo migliore gli scarichi urbani garantendo una maggiore tutela delle acque superficiali e dall’altro ridurre i costi di gestione.”
Dismesso il piccolo depuratore di Monticolo (Comune di S. Michele Appiano)
Ultimati i lavori di costruzione del nuovo collettore che collega le acque reflue urbane della frazione di Monticolo, nel Comune di Appiano, al collettore sovracomunale di fondovalle Lavason, nel Comune di Caldaro. Grazie a questa nuova opera è oggi possibile convogliare le acque reflue urbane di Monticolo al depuratore di Termeno e al contempo dismettere il piccolo depuratore di Monticolo.
Dismesso il depuratore di Val d’Ega (Ponte Nova)
L’impianto di depurazione di Val d’Ega a Ponte Nova (13.000 a.e.) è stato dismesso alla fine del 2020, come previsto nel piano di riorganizzazione e razionalizzazione del servizio di depurazione delle acque reflue del bacino ATO2 (Ambito Territoriale Ottimale). Grazie alla costruzione del nuovo collettore, le acque reflue di Nova Ponente e Nova Levante vengono ora convogliate al depuratore di Bolzano, garantendo una standard elevato di depurazione delle acque. In aggiunta, è stato possibile allacciare tutte le utenze che si trovavano al di sotto dell’impianto dismettendo così decine di fosse settiche.
Prossimi interventi
Il Piano di tutela delle acque, elaborato da Appa Bolzano e in via di approvazione, definisce gli interventi ancora necessari al fine di completare, ampliare o risanare le reti fognarie e gli impianti di depurazione per assicurare anche un futuro rendimento ottimale. Nel prossimo futuro è previsto l’ampliamento di 15 impianti di depurazione, la costruzione di 3 nuovi e la dismissione di ulteriori 3 depuratori (Solda, Auna di Sotto e Meltina) con rispettivo collegamento agli impianti maggiori.
Pillole di sostenibilità tra le mura di casa
Per mantenere elevati gli standard di qualità degli impianti di depurazione è fondamentale anche il contributo di ciascuno cittadino, soprattutto tra le mura domestiche. Salviettine, cotton fioc, filo interdentale, capelli, oli vegetali, medicinali scaduti, rifiuti organici e altre sostanze solide o dannose, non vanno eliminate attraverso gli scarichi di lavandini, WC, lavastoviglie e lavatrici, perché entrano nel sistema fognario e possono portare alla completa disfunzione dell’impianto e quindi al blocco della depurazione delle acque.
Ulteriori informazioni sulle acque reflue sono disponibili sul sito web di Appa Bolzano.