Non capita spesso, per il personale del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente, di essere chiamato a teatro per motivi di lavoro. Nei giorni scorsi è successo ai tecnici di Arpal, nella prestigiosa cornice del Carlo Felice, restituito alla città di Genova nel 1991.
Il motivo del sopralluogo è stata la verifica dei numerosi impianti di sollevamento presenti nell’imponente torre scenica che ospita gli ingranaggi necessari per spostare i quattro palcoscenici di cui dispone la struttura famosa in tutta Italia per le sue rappresentazioni.
I controlli all’interno dei teatri rappresentano una nicchia prestigiosa di una più ampia gamma di attività, quella delle verifiche impiantistiche, che Arpal effettua negli ambienti di vita e di lavoro, per impianti di sollevamento, termici, elettrici e a pressione.
“Le verifiche sugli apparecchi di sollevamento che svolgiamo – spiega Dario Lagostena, ingegnere responsabile del settore impianti metropolitano del Dipartimento Arpal Attività produttive e rischio tecnologico, intervenuto in prima persona sul palco del Carlo Felice – sono attività a servizio delle aziende, perchè è una responsabilità del datore di lavoro richiedere questo genere di controlli, obbligatori per legge per tutti gli apparecchi che sollevano oltre i 200 chili. Il nostro lavoro, fra le altre cose, consiste nel controllo dei dispositivi di sicurezza e l’integrità dell’apparecchio di sollevamento”.
Ogni anno Arpal svolge oltre seimila verifiche impiantistiche, un tema delicato che gli ingegneri Lagostena e Grasso hanno approfondito anche nell’ultimo numero di Atti e Bollettino, il periodico dell’ordine degli ingegneri della Liguria.
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