Le giornate estive sono ancora lontane, ma entra già nel vivo la seconda campagna sul monitoraggio dei rifiuti in mare di Marless, progetto finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia e guidato da Arpa Veneto con la collaborazione della Regione del Veneto e di altre regioni italiane. Focus dell’iniziativa partita i primi di febbraio è la raccolta e l’analisi dei rifiuti spiaggiati, rifiuti galleggianti e microplastiche su spiagge campione.
L’Agenzia veneta è partita dai rifiuti trovati su due spiagge del litorale – Isola Verde Chioggia e spiaggia del Faro Punta Sabbioni – che sono stati raccolti, contati e catalogati. La seconda parte delle operazioni si concentrerà sui rifiuti galleggianti e sulle microplastiche prelevati grazie alla manta, una rete a maglia fine che raccoglie campioni sullo strato superficiale della colonna d’acqua. Il progetto prevede che il monitoraggio avvenga alla foce di un fiume e vicino a un depuratore. In Veneto le attività si concentreranno sulla foce del Brenta e nel Lido di Venezia.
La campagna di monitoraggio prosegue fino a marzo ed è realizzata nelle regioni coinvolte nel progetto che sono, oltre al Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Puglia e nelle due contee croate che si affacciano sull’Adriatico, Istria e Dubrovnik-Neretva. La successiva campagna sarà al termine della stagione balneare, tra settembre e ottobre. Per il controllo della marine litter i partner hanno condiviso un metodo comune e si sono posti l’obiettivo di ampliare le zone rispetto a quelle già individuate nella Marine Strategy.
Analisi particolari saranno condotte dal centro di ricerca croato Ruđer Boškovićche che monitorerà la presenza di microplastiche anche in alcuni campioni di mitili raccolti nelle varie regioni. Le attività sul campo avranno anche la funzione di validare un modello, predisposto dall’Arpa Friuli, in grado di prevedere la dispersione dei rifiuti in mare e gli eventuali punti di accumulo, cosiddetti hotspot.
In questi mesi partirà anche l’attività di sensibilizzazione nelle scuole. Arpa Veneto ha coinvolto più di 20 classi che da febbraio ad aprile saranno formate e poi potranno mettersi alla prova con la raccolta e la catalogazione dei rifiuti trovati nelle spiagge.
Anche ai concessionari balneari durante la stagione turistica sarà proposto il monitoraggio dei rifiuti spiaggiati , con una procedura semplificata e adattata al contesto. I dati raccolti saranno analizzati e utilizzati per capire come ridurre i rifiuti più comuni ritrovati in spiaggia. In questa attività Arpa Veneto è supportata dalla Regione del Veneto, partner di progetto, e dall’associazione dei Sindaci del Litorale del Veneto.
Per saperne di più: