Sono consultabili sul sito Arpa Liguria i dati raccolti dalla strumentazione di tipo Lidar (Light Detection and Ranging), installata presso la propria sede centrale di Genova.
Il Lidar misura nubi e aerosol di origine naturale o antropica attraverso l’emissione di un fascio a impulsi di radiazione laser da terra verso l’alto e sulla misura del corrispondente segnale retrodiffuso (“riflesso” verso il basso).
Quello di Arpa Liguria è un Vaisala CL61, strumento di nuova generazione, che permette non solo di ottenere informazioni su tutto quello che viene intercettato nell’aria, ma anche di distinguere la forma dell’aerosol colpito dal laser. In questo senso, il Lidar permette perciò di capire la natura delle particelle, pioggia, grandine, neve, particolato atmosferico e sabbia sahariana (come quella che da diversi giorni sta passando anche sui cieli liguri.
Questa nuova caratteristica è specialmente rilevante per rivelare eventuali incursioni di polveri dalla pianura padana, così come per controllare le precipitazioni. La strumentazione ha, quindi, un doppio utilizzo: sia per monitorare la qualità dell’aria, sia per le valutazioni del Centro Meteo.
Nell’aria tematica Aria, sezione monitoraggio e inquinanti del sito Arpa Liguria, sono disponibili i grafici che mostrano, per le ultime 24 ore, l’intensità del segnale retrodiffuso o backscattering (figura 1), la depolarizzazione ad ogni quota nel tempo (figura 2) e la copertura/altezza delle nuvole (figura 3).