Venerdì 11 novembre 2022, a palazzo Strozzi Sacrati, nel centro di Firenze, il Direttore generale di ARPAT, Pietro Rubellini, ha presentato l’Annuario dei dati ambientali della Toscana 2022, definendolo “una fotografia di quello che è lo stato dell’ambiente nella nostra regione”.
Rubellini ha sottolineato come, per il secondo anno consecutivo, l’obiettivo sia quello di analizzare le possibili correlazione tra lo stato delle matrici ambientali e gli impatti legati al cambiamento climatico. Se l’anno scorso, i dati ambientali contenuti nell’annuario erano stati discussi e commentati con il mondo dell’associazionismo ambientale, dell’imprenditoria e dei sindacati, quest’anno, la presentazione dell’annuario è un’occasione per rapportarsi con il mondo dell’Università e della ricerca. Ai rappresentanti delle tre università toscane, invitati alla presentazione, è stato chiesto un contributo, altamente specialistico, per valutare in che modo le matrici ambientali e la biodiversità stiano già risentendo degli effetti dovuti al cambiamento del clima.
Da un esame sintetico dei dati contenuti nell’Annuario, afferma il Direttore generale di ARPAT, emerge che il sistema toscano, formato sia da amministrazioni attive: Regione, Province, Comuni ecc ed organi tecnico-scientifici, come ARPAT, Lamma ed altri ma anche il mondo imprenditoriale toscano, negli anni, hanno lavorato per creare il quadro di sostanziale stabilità che emerge dall’Annuario. All’orizzonte, però, si profila una nuova sfida legata al cambiamento climatico ed all’efficienza energetica.
Se pensiamo ai cambiamenti climatici, ormai è chiaro che la stagionalità delle piogge, così come la conoscevamo, è venuta meno, creando degli impatti sulle acque superficiali, sotterranee ma anche sulla qualità delle acque di balneazione. Al tempo stesso la crisi energetica spinge ad utilizzare fonti fossili più inquinanti che determinano un impatto sulla qualità dell’aria ed un arretramento nella lotta al cambiamento climatico.
Il Direttore generale, Rubellini, termina il suo discorso introduttivo passando la parola al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che definisce la presentazione dell’Annuario ”un appuntamento importante per riflettere e confrontarsi” e ringrazia l’Agenzia per il lavoro che svolge quotidianamente, sottolineando come sotto la direzione di Rubellini, i rapporti tra ARPAT e Regione Toscana siano migliorati e la collaborazione tra i due enti si sia rafforzata, sempre nel rispetto della reciproca autonomia.
Giani ricorda, poi, che ARPAT è composta da più di 600 dipendenti, con un’altissima professionalità ed elevata capacità di risposta alle richieste della cittadinanza, in grado di anche fornire informazioni ambientali con i numerosi strumenti messi a disposizione attraverso il sito Web agenziale.
ARPAT, sottolinea sempre il Presidente, concilia l’attività ispettiva con quella di monitoraggio, simile all’attività di ricerca; proprio per questo, quest’anno, è da apprezzare il confronto con il mondo universitario su dati ambientali elaborati dall’Agenzia. Giani ricorda c come l’Annuario dei dati ambientali rappresenti un punto di riferimento che va oltre gli interessi delle amministrazioni locali coinvolgendo una platea ampia interessata al tema dell’ambiente divenuto ormai una priorità. Oggi, infatti, l’ambiente è sempre più al centro dell’attenzione non solo per i cambiamenti climatici in corso ma anche perché siamo tenuti a dare avvio a politiche di sviluppo incentrate sulla sostenibilità.I cambiamenti climatici, evidenzia Giani, stanno incidendo anche sull’attività in emergenza, che negli ultimi tempi infatti è stata attivata, in Toscana, con sempre più frequenza azioni per fronteggiare crisi connesse agli effetti del cambiamento del clima. Solo negli ultimi 3 mesi, ad esempio, è stato più volte richiesto lo stato di emergenza regionale per la siccità. La crisi idrica presente in tutta Italia, ha caratterizzato, quest’ estate, anche alcune zone della Toscana;meno colpita, invece, la valle dell’Arno dove, grazie all’invaso di Bilancino, si è fronteggiato meglio la carenza d’acqua dovuta al lungo periodo di siccità.
Gli eventi meteo, aggiunge ancora Giani, sono sempre più estremi e repentini: si passa con incredibile velocità da momenti di siccità a fenomeni caratterizzati da bombe d’acqua che provocano alluvioni e frane. Gli interventi sull’ambiente diventano quindi improrogabili, come ci ricorda lo stesso PNRR, che destina alla transizione ecologica circa il 40% delle risorse disponibili. Alla luce di tutto questo, evidenzia il Presidente della regione,ARPAT acquista un ruolo fondamentale non solo per la tutela e il monitoraggio delle diverse matrici ambientali attraverso l’attività di vigilanza, controllo e monitoraggio ma anche nel fornire risposte alla cittadinanza ed a tutte le amministrazioni pubbliche che necessitano del supporto tecnico scientifico dell’Agenzia. Giani infine riflette sul fatto che sia necessario modificare la scala di valori che guida le scelte strategiche in campo ambientale, finora basata sulla tutela del paesaggio, la protezione del lavoro e dell’imprenditoria e solo infine sulla tutela dell’ambiente. Ora è il momento di pensare all’ambiente come a una priorità insieme alle fonti rinnovabili, come la geotermia ma anche il fotovoltaico e l’elicottero, che è necessario implementare al più presto.
L’ Assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, seppure assente ha comunque rilasciato una dichiarazione, con la quale sottolinea l’importanza dell’Annuario, che rappresenta un “approfondito quadro conoscitivo” in grado sia di permettere alla Regione di assumere con consapevolezza scelte importanti per la Toscana sia di garantire ai cittadini un accesso trasparente ed ampio ai dati ambientali.
Infine, l’Annuario rappresenta, sempre secondo Monni, anche una solida base per dare forma e contenuto al nuovo Piano regionale per la transizione ecologica, la cui legge istitutiva è stata recentemente approvata dal Consiglio regionale; il piano rappresenta un nuovo e più moderno strumento per la programmazione in materia di sviluppo sostenibile e contrasto ai cambiamenti climatici.
Le sfide di questo tempo, aggravate anche dalla situazione internazionale, necessitano di essere affrontate con mezzi adeguati, in questo senso è indispensabile il lavoro scrupoloso e costante dell’Agenzia, che svolge un ruolo tecnico indispensabile per la Regione.