Scenario emergenziale: anche i droni di Arpa Liguria si esercitano

Il giorno 6 ottobre è terminata a Spotorno l’ esercitazione 2024 della rete UAS (Unmanned Aircraft System, il sistema “drone” e relativo strumentazione/tecnologia che ne consente il volo) dei Centri di competenza del Dipartimento di Protezione Civile, coordinata da Fondazione CIMA; tre giorni di attività teoriche e sul campo per migliorare la risposta e il coordinamento in caso di scenari emergenziali multi-rischio.

Fra gli enti coinvolti Arpa Calabria, Arpa Lombardia, Arpa Valle d’Aosta e Arpa Liguria che ha partecipato al coordinamento dell’esercitazione nell’ambito di un ipotetico scenario emergenziale, e con i droni dell’agenzia ha avuto modo di svolgere un monitoraggio sulla linea di costa tra Spotorno e Bergeggi e rilievi dei torrenti presenti in zona.

Lo scenario – troppo spesso non ipotetico, come in questo caso – è quello di un evento meteo intenso e prolungato sul settore costiero della Liguria, con diffusi e significativi impatti al suolo che richiedono azioni di risposta rapide ed efficienti. Il supporto dei droni è particolarmente utile per verificare lo stato del territorio interessato, acquisire dati relativi all’evento e fornire informazioni sull’eventuale rischio residuo.

Gli impatti attesi interessano diversi settori, come la linea di costa (mareggiata), le pareti rocciose (crolli di roccia), i corsi d’acqua (erosioni e depositi) e i versanti (potenziale innesco di frane e colate).

Focus di queste tre giornate è stata proprio l’acquisizione, l’elaborazione e l’analisi dei dati rilevati dai droni in scenari emergenziali complessi, per esempio in contesti multi-rischio, cioè nei quali si verificano più eventi contemporaneamente o a cascata (per esempio, una frana causata da un’alluvione).

Tra i molti ruoli che i droni hanno trovato negli ultimi anni, compresi gli studi ambientali, c’è anche quello di supporto alle operazioni di protezione civile. Offrendo la possibilità di raggiungere anche zone il cui accesso risulta limitato a seguito di un disastro, di raccogliere dati sull’area interessata, di indicare i percorsi accessibili eccetera, si configurano infatti come uno strumento prezioso per aiutare a perfezionare le metodologie di intervento e risposta rapida in contesti emergenziali.

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